MOSCA (Reuters) - In Russia sono iniziate oggi le elezioni presidenziali, che dureranno tre giorni e sembrano destinate a prolungare il potere di Vladimir Putin per altri sei anni.
A due anni dall'inizio della guerra in Ucraina, Putin domina il panorama politico russo e nessuno degli altri tre candidati sulla scheda elettorale rappresenta una sfida credibile.
Il Cremlino sostiene che Putin, al potere come presidente o primo ministro dal 1999, vincerà perché gode del sostegno di tutta la società per aver salvato la Russia dal caos post-sovietico e per essersi opposto all'Occidente.
Il più noto politico russo di opposizione, Alexei Navalny, è morto improvvisamente in una colonia penale artica il mese scorso e altri critici del Cremlino sono esiliati o in carcere. L'opposizione sostiene che il voto è una farsa.
Più di 114 milioni di cittadini russi hanno diritto al voto, anche in quelli che Mosca definisce come "nuovi territori" - quattro regioni dell'Ucraina controllate solo in parte, ma rivendicate come parte della Russia. L'Ucraina sostiene che l'organizzazione delle elezioni in queste regioni è illegale e nulla.
Putin è in corsa contro il comunista Nikolai Kharitonov, Leonid Slutsky, leader del partito nazionalista liberal democratico, e Vladislav Davankov del partito Nuovo Popolo. Due candidati contrari alla guerra, Boris Nadezhdin e Yekaterina Duntsova, sono stati esclusi dal voto dalla commissione elettorale, che ha citato irregolarità nei loro documenti.
I sostenitori di Navalny hanno invitato i cittadini di tutta la Russia a protestare recandosi a votare tutti insieme domenica a mezzogiorno in ognuno degli 11 fusi orari del Paese.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)