MILANO (Reuters) - La candidata di centrosinistra Alessandra Todde ha vinto di misura le elezioni in Sardegna, battendo Paolo Truzzu di Fratelli d'Italia, imposto al centrodestra dalla premier Giorgia Meloni.
Todde è una esponente del Movimento 5 stelle, sostenuta anche da Pd e Alleanza Verdi Sinistra, e ha superato il suo avversario per poche migliaia di voti ottenendo il 45,4% delle preferenze, sebbene lo spoglio vada a rilento e non sia ancora concluso.
Manager ed ex viceministro allo Sviluppo economico, sarà la prima donna presidente della Sardegna e la prima esponente del Movimento 5 Stelle alla guida di una Regione.
Truzzu, sindaco di Cagliari, si è invece fermato al 45%. Ha ammesso la sconfitta affermando che la responsabilità del risultato è "del sottoscritto e di nessun altro".
Meloni è però colei che ha imposto alla coalizione di centrodestra la candidatura di Truzzu, scalzando il candidato sostenuto dalla Lega, il governatore uscente della Regione Christian Solinas.
"La Sardegna ha infranto il mito dell'invincibilità politica della Meloni", ha commentato Francesco Galietti, fondatore di Policy Sonar, società che fa analisi del rischio politico.
Il Pd ha ottenuto il 13,8% dei voti, superando Fratelli d'Italia che arriva al 13,6%. Deludente il risultato del partito di Salvini, sceso al 3,7% contro l'11,4% delle ultime elezioni nel 2019.
Per il centrodestra si tratta della prima sconfitta significativa dalla nascita del governo Meloni nel 2022, dopo aver vinto tutte e quattro le elezioni regionali tenutesi nel 2023. Prima del voto sardo il centrodestra Controllava 15 regioni su 20.
Per il centrosinistra la vittoria rappresenta invece l'opportunità di creare una coalizione più ampia, il cosiddetto campo largo, che tenti di superare il centrodestra alle prossime competizioni elettorali. "Il vento sta cambiando", ha detto ieri la segretaria Dem Elly Schlein commentando il voto.
La prossima prova per capire se il progetto di alleanza allargata convince gli elettori sarà il voto in Abruzzo del 10 marzo, che vedrà il centrosinistra schierato tutto insieme, da Italia Viva a Alleanza Verdi Sinistra.
Non entreranno nel consiglio regionale sardo l'ex governatore ed ex Pd Renato Soru, sostenuto da Azione di Carlo Calenda, +Europa e Rifondazione comunista, che si è fermato al'8,6%. E solo l'1% ha raccolto la quarta candidata alla presidenza, Lucia Chessa.
(Redazione Roma, editing Claudia Cristoferi)