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Borsa Usa in rialzo, crescono scommesse su taglio tassi Fed

Pubblicato 06.05.2024, 17:37
Aggiornato 06.05.2024, 17:45
© Reuters. Un cartello stradale di Wall Street nei pressi della Borsa di New York. REUTERS/Andrew Kelly
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(Reuters) - I principali indici azionari di Wall Street sono in rialzo sostenuti dal rafforzamento delle attese per un taglio dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve entro l'anno, dopo i dati sull'occupazione della scorsa settimana che hanno mostrato un principio di indebolimento

Gli operatori valutano attualmente tagli dei tassi di 48 punti base da parte della Fed entro la fine del 2024, con il primo taglio previsto per settembre o novembre, secondo dati Lseg. Nelle ultime settimane, i trader avevano previsto un solo taglio dopo i segnali di una inflazione che fatica a rallentare.

La scorsa settimana la Fed ha lasciato invariati i tassi di interesse e ha indicato di essere orientata verso un taglio, ma ha ribadito che vuole acquisire "maggiore fiducia" nel fatto che l'inflazione continui a scendere prima di tagliare i tassi.

Intorno alle 16,15, il Dow Jones Industrial Average sale di 142,97 punti, pari allo 0,37%, a 38.818,65, l'S&P 500 guadagna 31,33 punti, pari allo 0,61%, a 5.159,12 e il Nasdaq Composite aumenta di 97,30 punti, pari allo 0,60%, a 16.253,63.

Paramount Global guadagna il 3,7% dopo la conclusione di trattative esclusive con Skydance Media senza un accordo, consentendo ad un comitato interno alla società di media di valutare proposte di altri offerenti rivali.

Perficient balza del 52,7% dopo che la società svedese di private equity EQT AB ha annunciato l'intenzione di acquisire la società, delistandola dal listino, con un'operazione interamente in contanti da circa 3 miliardi di dollari.

Spirit Airlines perde l'8,6% dopo che il vettore statunitense ha previsto ricavi per il secondo trimestre inferiori alle stime a causa del lento miglioramento della domanda interna e della messa a terra di decine di aerei.

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(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)

Ultimi commenti

👍
Da sei tagli sono passati forse ad uno,,, c’è da festeggiare proprio
la stupidità dei mercati efficienti non finisce mai di stupirmi. L'SeP quotava 4900 punti quanto il mercato scontava 6 tagli nel 2024; oggi 5150 punti, sconta forse due tagli e si emoziona per un principio di indebolimento del mercato del lavoro settimanale, tutto da confermare. Questo è il mercato efficiente: mia nonna con il parkinson è più razionale ed assolutamente più efficiente: auguri!
carissimo Giorgio: i mercati giocano sulla base di un moral hazard che dura dal 2008. Sono certi che comunque vada, qualsiasi cosa accada le autorità interverranno per sostenere il sistema finanziario, scaricando sul debito aggregato. Da qui il loro sentiment positivo, sempre a prescindere. Il problema è che manovre monetarie e fiscali non ve ne sono più. Il debito aggregato con il quale è stata finanziata l'economia e quindi gli utili è ai massimi storici. Il sistema ha assorbito fin troppa inflazione, ma quanto potrà ancora reggere?! Certamente non reggerà un taglio dei tassi d'interesse. Oggi abbiamo una tendenza inflattiva in aumento, e non potrebbe essere diversamente visto che in giro vi sono tutti fenomeni inflattivi. Se taglieranno quei tassi imbarcheremo bordate di inflazione.
È esattamente quello che penso io secondo me le banche centrali non lo dicono ma si sono infilate in un vicolo cieco in sostanza hanno paura non sanno che fare ,hanno paura dei crolli che ci possono essere, ovviamente cercano di mascherare e di tamponare come ha fatto la Fed , praticamente hanno lasciato i tassi restrittivi ma poi col resto della manovra è come se avessero immesso liquidità sul mercato, si chiama stato confusionale....
caro Giorgio, tutto ebbe inizio nel 2008 per salvare gli intermediari finanziari è stata violentata l'economia immettendo una marea di liquidità: operazione anche possibile, sempre che la si intenda come momentanea. Quel momentaneo è durato 10 anni ed oltre. La pandemia poi ha rilanciato. Oggi non puoi venir via da quella situazione senza fare morti e feriti. Le pongo una domanda: a fronte di un deficit di bilancio praticamente per tutti i paesi del G20, ed un momentaneo rientro da un picco di inflazione al 10%, è possibile procedere ad un allentamento della politica monetaria? Qui non si conosce la base dell'economia. Ci siamo dimenticati dell'effetto spiazzamento che determina un deficit di bilancio? Come toccheranno quei tassi torneremo ad imbarcare bordate di inflazione. La parte comica è che gli indici di mercato a fronte di tutto questo sono sui massimi storici. Auguroni.
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