2 ETF che evitano la volatilità dei mercati aggiungendo valore

Pubblicato 11.02.2021, 15:23
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Circa un anno fa, a metà febbraio 2020, i mercati sono entrati in stallo, per poi scendere in caduta libera nel giro di poche settimane, mentre il COVID-19 si è trasformato in una pandemia globale. Poi è giunto il rally che ha fatto schizzare i titoli ai massimi storici.

Nell’ultimo anno, il Dow Jones Industrial Average, l’S&P 500 ed il  NASDAQ 100 sono saliti rispettivamente del  7,1%, del 16,3% e del 42,8%.

Visti questi aumenti significativi, specialmente per le azioni tech, molti operatori si chiedono se ci potrà essere una presa di profitto nel breve termine dietro l’angolo. Nelle ultime settimane, gran parte dei preferiti di Wall Street hanno visto delle oscillazioni a causa delle notizie e degli utili corporate.

Gli investitori tengono d’occhio anche l’indice CBOE della Volatilità, il principale indicatore della volatilità del mercato azionario USA. A fine gennaio e inizio febbraio il VIX era intorno a 37, un livello che non si registrava da metà ottobre.

Oggi discuteremo di due ETF che potrebbero interessare gli investitori che vogliono diversificare il loro portafoglio.

1. SPDR Portfolio S&P 500 Value ETF

Prezzo attuale: 35,81 dollari
Range su 52 settimane: 21,77 – 35,92 dollari
Rendimento dividendo: 2,3%
Percentuale di spesa: 0,04 % annuo

L’ SPDR® Portfolio S&P 500 Value ETF (NYSE:SPYV) offre accesso alle azioni dell’S&P 500 che potrebbero essere sottovalutate in paragone al resto del mercato. Dalla sua creazione nel settembre 2000, gli asset in gestione sono saliti a 8,3 miliardi di dollari.

SPYV Weekly

Gli investimenti sul valore e sulla crescita sono due concetti importanti per i partecipanti ai mercati. Gli investitori value-oriented cercano delle azioni sottovalutate scese di recente. Molti investitori conoscono Warren Buffett come uno dei più importanti investitori value di tutti i tempi.

Gli investitori orientati alla crescita, invece, cercano business con alti ritorni, forti utili o una solida crescita del flusso di cassa. L’ultimo decennio ha visto le azioni portare i mercati a nuovi massimi. Tuttavia, di recente, le azioni value stanno avendo la meglio.

SPYV, che segue l’S&P 500 Value Index, ha 390 holding. L’indice comprende le società dell’S&P 500 che mostrano forti caratteristiche sulla base di tre rapporti:

  • price-to-book value
  • price-to-earnings
  • price-to-sales

In termini di volumi, i settori principali sono: finanziario (19,78%), sanitario (14,98%), information technology (11,64%), consumabili (9,35%) e beni di consumo (7,67%).

Le prime 10 holding rappresentano il 20% del SPYV. Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa) (NYSE:BRKb)) di Warren Buffett, il colosso bancario mondiale JPMorgan Chase (NYSE:JPM), il conglomerato dell’intrattenimento e dei media Disney (NYSE:DIS), il gruppo diversificato Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) ed il colosso dei chip Intel (NASDAQ:INTC) rappresentano i principali nomi del fondo.

Nelle ultime 52 settimane, l’SPYV è salito del 2%. Infatti, dall’inizio dell’anno sono arrivati dei  ritorni maggiori mentre in quanto il fondo ha visto un ritorno del 4% dall’inizio dell’anno. Gli investitori che credono che le strategie value possano superare quelle orientate verso la crescita dovrebbero tenere questo ETF sul radar.

2. iShares MSCI Global Min Vol Factor ETF

Prezzo attuale: 97,82 dollari
Range su 52 settimane: 70,06 - 99,70 dollari
Rendimento dividendo: 1,74%
Percentuale di spesa: 0,2%

L’iShares MSCI Global Min Vol Factor ETF (NYSE:ACWV) investe nelle azioni globali con delle caratteristiche di minore volatilità. Circa la metà di queste aziende vengono dagli USA, poi seguono il Giappone (12,18%), la Svizzera (5,13%) ed il Canada (4,5%).

ACWV Weekly

ACWV, che ha 380 holding, segue il MSCI All Country World Minimum Volatility Index. Il fondo ha iniziato a operare nell’ottobre 2011 e gli asset netti stanno a quota 5,7 miliardi.

In termini di settore, l’IT è in testa, con il 17,08%, seguito da settore sanitario (15,21%), comunicazioni (12,87%), consumabili (12,05%), finanziario (10,89%), servizi (7,79%), industriale (7.75%), beni di consumo (7,46%) e altri.

I primi 10 titoli rappresentano oltre il 12% del fondo. Tra big, dalla Svizzera, il colosso farmaceutico Roche (OTC:RHHBY) ed il colosso Nestle (OTC:NSRGY), Verizon Communications (NYSE:VZ), il gruppo per l’energia sostenibile NextEra Energy (NYSE:NEE) ed il colosso minerario del Colorado Newmont (NYSE:NEM).

Negli ultimi 12 mesi il fondo è sceso dello 0,6%. Ma dall’inizio del 2021, il ritorno è stato dell’1,5%. Crediamo che la diversificazione internazionale del portafoglio possa contribuire a farne diminuire la volatilità. A questo punto, gli analisti si chiedono se gli indici USA siano ampiamente valutati. Dall’altra parte, la maggior parte dei titoli fuori dagli USA non hanno visto i ritorni elevati delle azioni USA dell’ultimo anno.

Quindi, considereremmo di acquistare il fondo, specialmente intorno a 95 dollari o al di sotto.

Infine, sono possibili delle opzioni sull’ETF, che permettono ai trader con esperienza di mettere in atto strategie più complesse.

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