E’ oramai da due mesi che il cambio principe del mercato forex si trova in una fase di congestione con il prezzo che si muove all’interno del range 1,0700 – 1,1000. Questa compressione di volatilità ha portato l’eurodollaro in prossimità di una confluenza grafica fra livelli statici e dinamici chiave. Infatti, nei dintorni del livello di 1,1000 passano la trendline e la media mobile semplice a cinquanta settimane che descrivono il trend ribassista in essere dalla primavera 2014.
Un superamento al rialzo di questa resistenza inizierebbe a dare credito al pattern d’inversione del doppio minimo a quota 1,0500, circa, che sarebbe comunque confermato solo al superamento del massimo di agosto 2015, passando per la resistenza in area 1,1600. Interessante osservare come il prezzo stia approcciando a questa confluenza grafica, muovendosi all’interno di un triangolo di congestione il cui lato superiore coincide con la media esponenziale a cento giorni.
Solamente il break out ribassista di questa figura tecnica rappresenterebbe un credibile tentativo di respingimento del prezzo in prossimità della resistenza chiave del trend ribassista di lungo periodo facendo approdare il cambio sul supporto collocato in zona 1,0700. Già da metà settimana, in concomitanza con il rilascio di dati economici americani in grado di muovere il mercato, si potrebbe assistere a un incremento della volatilità con apice nella giornata di venerdì quando saranno rilasciati i dati dei NFP non - farm payrolls statunitensi