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La Commissione Ue taglia le stime di crescita per Eurozona e Italia

Pubblicato 15.02.2024, 12:55
© Reuters.

Investing.com – La commissione europea ha tagliato le stime sul Pil del Vecchio Continente. “Dopo la crescita contenuta dell'anno scorso, l'economia dell'UE ha iniziato il 2024 a un ritmo più debole del previsto”, spiega Bruxelles nella sua ultima relazione economica. Nel dettaglio, le previsioni d'inverno della Commissione europea rivedono al ribasso la crescita dell'Ue e dell'area dell'euro allo 0,5% nel 2023, dallo 0,6% calcolato nelle previsioni d'autunno. Il calo è ancora più accentuato per il 2024, con la crescita Ue che passa dall’1,3% allo 0,9% e quella dell’Eurozona che scende dall’1,2% previsto in autunno allo 0,8% delle ultime stime. Nel 2025, invece, l'attività economica dovrebbe ancora espandersi dell'1,7% nell'Ue e dell'1,5% nell'area dell'euro.

Tagliata la crescita dell’Italiana per il 2024

Guardando alle singole nazioni, Bruxelles stima che il Pil italiano crescerà solo dello 0,7% nel 2024 (0,2 in meno rispetto all'autunno), confermata invece l’accelerazione all'1,2% nel 2025.

Dopo la recessione del 2023 (-0,3%), la Germania dovrebbe crescere dello 0,3% quest’anno, molto meno rispetto allo 0,8% previsto in autunno per poi crescere dell’1,2% nel 2025.

Inflazione in calo

Per quanto riguarda i prezzi, l'inflazione dovrebbe rallentare più rapidamente di quanto previsto in autunno. Nell'Ue, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo dovrebbe scendere dal 6,3% del 2023, al 3% nel 2024 e al 2,5% nel 2025. Nell'area dell'euro, si prevede una decelerazione dal 5,4% del 2023 al 2,7% nel 2024 e al 2,2% nel 2025.

Gentiloni: “Con crisi Mar Rosso costi trasporti saliti del 400%”

Le previsioni sono comunque legate all'incertezza che creano le tensioni geopolitiche. “L'aumento dei costi di spedizione in seguito alle interruzioni del commercio nel Mar Rosso dovrebbe avere solo un impatto marginale sull'inflazione. Ulteriori interruzioni potrebbero tuttavia provocare nuove strozzature nell'approvvigionamento che potrebbero soffocare la produzione e far salire i prezzi”, sottolinea la Commissione.

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“Con le interruzioni dei trasporti nel Mar Rosso, i tempi di consegna delle spedizioni tra l'Asia e l'Ue sono aumentati di 10-15 giorni e i costi sono saliti di circa il 400%”, precisa il commissario europeo per gli affari economici, Paolo Gentiloni.

“Tuttavia – aggiunge -, almeno finora, né le catene di approvvigionamento globali né quelle dell'UE sembrano essere sotto pressione. L'aumento dei costi di spedizione è destinato a esercitare una limitata pressione al rialzo sull'inflazione nell'UE, che rientra già nelle nostre proiezioni di base”, conclude Gentiloni.

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Ultimi commenti

Io le taglierei a -5%, non a "+ qualcosa"...
Questi sono come la BCE , inanellano il più grande numero di m..i..n..chi..a..te e poi pubblicano con soddisfazione gli effetti. Asini
bene,bene ,fate un'altra. guerra e la situazione migliora.....
vedo nero,anzi nerissimo il 2024.
Figurati il 2025 e il 2026 allora... saranno mooolto peggio. Che spianata!
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