Investing.com – Come ampiamente previsto dai mercati, durante la prima riunione dell’anno la Federal Reserve ha deciso di lasciare i tassi d’interesse invariati tra il 5,25 e il 5,50%.
La Banca centrale americana ha così optato per la quarta pausa di fila nella stretta monetaria iniziata a marzo 2022, una strada, intrapresa per combattere l’inflazione, che ha portato il costo del denaro al livello più alto raggiunto negli ultimi 22 anni.
"Gli indicatori recenti indicano che l'attività economica si è espansa a un ritmo sostenuto. L'aumento dei posti di lavoro è diminuito rispetto all'inizio dell'anno scorso, ma rimane forte e il tasso di disoccupazione è rimasto basso. L'inflazione si è attenuata nell'ultimo anno, ma rimane elevata", spiega il Fomc nel comunicato di politica monetaria.
L'obiettivo del comitato è quello di "raggiungere la massima occupazione e un tasso di inflazione del 2% nel lungo periodo".
Per quanto riguarda le prossime mosse di politica monetaria, la Banca centrale americana fa sapere che "valuterà attentamente i dati in arrivo, l'evoluzione delle prospettive e l'equilibrio dei rischi".
In ogni caso, "Il Comitato ritiene che non sarà opportuno ridurre i tassi d'interesse finché non avrà acquisito maggiore fiducia nel fatto che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%".
Inoltre, concludono dalla Fed, "Il Comitato sarà pronto ad adeguare l'orientamento della politica monetaria nel modo più appropriato se dovessero emergere rischi che potrebbero ostacolare il raggiungimento degli obiettivi. Le valutazioni future terranno conto di un'ampia gamma di informazioni, tra cui i dati sulle condizioni del mercato del lavoro, le pressioni e le aspettative inflazionistiche, gli sviluppi finanziari e internazionali".
L’attenzione dei mercati adesso si concentra sulle parole che il presidente Jerome Powell pronuncerà in conferenza stampa alle 20.30 (ora italiana).
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