Con le grandi economie occidentali occupate a discutere sulla politica monetaria e tassi d’interesse, ad oriente la Cina sembra aver momentaneamente sedato il rischio di rivolte e di contagio dopo le proteste di Hong Kong della scorsa settimana. La ciliegina sulla torta è una grande performance in tema di esportazioni, trascinate al rialzo anche da prodotti di consumo: il cosiddetto effetto iPhone, dove lo smartphone di cupertino e prodotto in Cina, ha trascinato al rialzo le esportazioni. Il tutto mentre torna alla ribalta Khodorkovsky, uno dei principali oppositori politici del presidente russo Putin, che torna a parlare di democrazia e diritti al summit di Praga pochi giorni dopo che la Russia continua a sanguinare denaro pubblico nel vano tentativo di mantenere il tasso di cambio del rublo sotto controllo. E dalla situazione di difficoltà del gigante sovietico vuole trarne profitto soprattutto la Cina che sta sfruttando la situazione di forte necessità del Cremlino per vincolare a doppia mandata, almeno dal punto di vista economico, la Russia e aumentare il proprio potere contrattuale con Mosca.
Market Movers della Settimana
Lunedì 13 alle 4:00 i dati cinesi su bilancia commerciale attesa a 41.00 miliardi dai 49.83 miliardi della rilevazione precedente con le importazioni che calano a -2.7% dal -2.4% della rilevazione scorsa e le esportazioni che salgono a 11.8% dal 9.4% della lettura precedente.
Martedì 14 alle 10:30 nel Regno Unito il dato sull’inflazione attesa in calo a 1.4% rispetto al dato precedente a 1.5%. Alle 11:00 l’indice ZEW della fiducia in Germania atteso a 1.0 rispetto al 6.9 precedente.
Mercoledì 15 alle 3:30 l’inflazione in Cina attesa a 1.7% rispetto al 2.0% precedente. Alle 10:30 nel Regno Unito la variazione del numero di occupati atteso in calo a -35.0 mila unità dai -37.2 mila della rilevazione precedente per un tasso di disoccupazione in calo al 6.1% dal 6.2% della lettura scorsa. Alle 14:30 le vendite al dettaglio negli Stati Uniti attese a -0.2% dallo 0.6% precedente per il dato aggregato, mentre sono attese stabili a 0.3% per la componente core. Alla stessa ora l’indice NY Empire manifatturiero atteso in calo a 20.70 dal 27.54 della lettura precedente.
Giovedì 16 alle 11:00 il dato sull’inflazione in Europa atteso stabile a 0.3%. Alle 15:15 negli Stati Uniti la produzione industriale attesa in aumento a 0.4% dal -0.1% precedente. Alle 16:00 l’indice Philly FED manifatturiero atteso a 20.0 di poco variato rispetto al precedente a 22.5.
Venerdì 17 alle 14:30 i permessi edilizi negli Stati Uniti attesi a 1.027 milioni di unità di poco sopra al dato precedente a 1.003 milioni. Alla stessa ora in Canada l’inflazione attesa a 2.0% dal 2.1% della lettura precedente. Alle 15:55 negli Stati Uniti l’indice Michigan sulla fiducia dei consumatori in lieve calo a 84.0 rispetto al dato precedente a 84.6.
EURUSD
Partenza in positivo per la moneta unica questa settimana che riprende a salire all’interno del trading range identificato in fine di settimana scorsa tra 1.26 e 1.27. La preoccupazione principale ora è il dollaro troppo forte che penalizzi le esportazioni americane in un momento così delicato della ripresa della prima economia mondiale. Dal punto di vista tecnico la moneta unica rimane in un’area neutra di floor contro biglietto verde abbandonando il canale rialzista di breve periodo e rimanendo saldamente al di sopra del canale ribassista di medio (grafico) con target di oscillazione per la giornata compresi tra i livelli 1.2650 e 1.2750 anche sui buoni dati tedeschi usciti in mattinata e sulla scia delle idiscrezioni circa il discorso che il governatore della FED di Chicago Evans terrà nel pomeriggio e in cui dovrebbe mostrarsi cauto circa la data del prossimo rialzo dei tassi che a detta dell’ufficiale della FED dovrà avvenire solo quando l’economia a stelle e strisce “sarà decollata”.
GBPUSD
Comportamento analogo all’euro anche per la sterlina inglese che ritorna oltre il livello di 1.61 sulla scia del dollaro indebolito dalle indiscrezioni circa le divergenze di opinioni degli ufficiali della FED centrale e delle FED distrettuali. Inoltre, la Gran Bretagna si appresta a diventare il secondo hub finanziario ad emettere obbligazioni denominate in yuan: infatti si è parlato sempre più insistentemente la scorsa settimana dell’intenzione dei mercati globali di aumentare le riserve denominate in valuta cinese. Il quadro tecnico del pound nel rapporto contro biglietto verde è laterale entro l’intervallo 1.61 e 1.62 con la prospettiva di ulteriori rialzi qualora venisse confermata la tendenza che ha riportato il prezzo all’interno del canale tecnico rialzista di breve periodo (grafico).
USDJPY
Prosegue il percorso di rafforzamento ciclico dello yen giapponese con la valuta nipponica che fa registrare un record a 107 contro il biglietto verde in apertura di seduta europea anche sull’onda della brutta performance dei mercati azionari nipponici con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che cede 1.15%. Sostenuto dai buoni dati cinesi sulla bilancia commerciale che sottolineano un aumento ingente delle importazioni della tigre asiatica, lo yen ritorna ad oscillare nella parte bassa di quel corridoio “accettabile” che gli analisti hanno identificato in area 105 a 110.