Mi è capitato proprio domenica pomeriggio di rivivere un flash della mia infanzia. Noi ragazzini che giocavamo nel cortile del condominio dove sono cresciuto e ad un certo punto esce la classica signora di mezza età (senza offesa per nessuno), indispettita e dal nostro rumoreggiare animatamente, e dalla possibilità che il pallone finisca contro qualcosa: una finestra, una pianta o anche niente. E quella stessa signora con la scopa in mano, potente deterrente per i ragazzi cresciuti negli anni ’80, rovinava la festa a tutti intimando di finirla. Nella sua comparizione davanti alla Commissione Bancaria del Senato statunitense per la presentazione del Monetary Policy Report ovvero il rapporto di politica monetaria della FED, Janet Yellen è quella signora. Ancora una volta la governatrice della Banca Centrale Americana ribadirà ad oltranza che le evoluzioni di politica monetaria saranno vincolate ai dati macroeconomici. Ed ecco allora che si ricomincia con il gioco dello scaricabarile: quando sembrava che la FED avesse ormai pronta la exit strategy e fossimo già pronti ad assistere ad un tapering dal ritmo incalzante, arriva la Yellen a bucare il pallone.
Market Movers
Alle 10:00 il parlamento europeo voterà la nomina di Juncker a presidente della commissione europea.
Alle 10:30 il dato sull’inflazione nel Regno Unito dovrebbe mostrare una progressione a 1.6% rispetto al 1.5% precedente. Alle 11:00 l’indice tedesco ZEW sulla fiducia del comparto economico è atteso in flessione a 28.0 rispetto al 29.8 precedente. Sempre alle 11:00 il governatore della Bank of England Carney terrà una conferenza stampa.
Alle 14:30 il dato sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti dovrebbero mostrare una progressione a 0.6% rispetto allo 0.3% della lettura precedente, mentre per la componente core a 0.5% rispetto allo 0.1% precedente. Alle 16:00 il governatore della FED Janet Yellen comparirà davanti alla commissione bancaria del Senato statunitense presentando il monetary policy report.
Nella notte alle 4:00 il dato cinese sul PIL atteso stabile al 7.4% mentre la produzione industriale dovrebbe mostrare una progressione a 9.0% dal 8.8% della lettura precedente.
EUR/USD
Ben ancorato all’interno della sua “comfort zone” (zona di comfort ndr) la moneta unica ci prova a rimbalzare, ma viene subito fermata dal dollaro che riprende forza nel pomeriggio di ieri. Il risultato è di nuovo l’ancoramento all’interno del range 1.36 – 1.3650 che sembra ormai il leitmotiv della settimana e del mese. Attenderemo oggi sia la nomina, ormai scontata, di Jean-Claude Juncker a presidente della Commissione Europea, sia il dato ZEW tedesco (che non sconta la vittoria della Germania ai mondiali) che potrebbe fornire un po’ di direzionalità se migliore delle attese. In caso contrario sarà il biglietto verde a farla da padrone soprattutto su dati relativi alle vendite al dettaglio che sono attesi in risalita e soprattutto sul discorso di Janet Yellen, che potrebbe (ma come abbiamo descritto nell’introduzione è difficile) fornire una spintarella al dollaro USA.
GBP/USD
In attesa del buon Carney, governatore della Bank of England, la sterlina inglese si prende una meritata pausa tornando sotto 1.71 e scambiando in queste ore a 1.7060 appollaiata ancora una volta sulla trendline ribassista di breve periodo, ma pur sempre ancorata all’interno del canale rialzista di medio. Prossimo traguardo importante è 1.7050 che potrebbe rappresentare il trampolino da cui ripartirà il cable, forte di dati macro positivi (oggi uscirà l’inflazione) e di un banchiere centrale come Carney che non fa mistero di avere tutta l’intenzione di rinormalizzare la situazione spingendo i tassi d’interesse a tempo di record.
USD/JPY
È il dollaro a governare lo yen giapponese e riportando USDJPY sopra 101.50 sfruttando anche il supporto fornito dal livello chiave a quel prezzo. Forte di un mercato azionario che ricomincia a macinare risultati positivi con l’indice Nikkei che fa registrare un +0.64%, USDJPY si riporta nella parte alta del canale ribassista (grafico) con tutta l’intenzione di bucare al rialzo con buona pace dei giapponesi. Attenzione ai dati americani di oggi pomeriggio alle 14:30 e all’audizione di Janet Yellen alle 16:00.