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Analisi FX del 6 ottobre: tra tensioni internazionali e super dollaro

Pubblicato 10/06/2014, 03:45 AM
Aggiornato 07/09/2023, 06:32 AM
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Si placano momentaneamente le proteste in Cina dove sembra essersi innescato il meccanismo di confronto con i funzionari governativi. Nonostante ciò, però, le posizioni degli studenti sono ancora troppo antitetiche rispetto al governo locale e a quello centrale di Beijing.

Il tutto mentre continuano gli scontri tra le forze curde e i guerriglieri dello Stato Islamico. Le notizie dal fronte descrivono una situazione di guerra feroce senza esclusione di colpi: i curdi - sostenuti dalla coalizione occidentale - stanno arruolando, non si sa se spontaneamente o su mandato degli Stati Uniti, anche militari americani.

E mentre in Europa la stagnazione economica ha colpito anche la florida Germania con gli ordinativi industriali che crollano ai minimi dal 2009, negli Stati Uniti il mercato del lavoro ha fatto registrare un travolgente 5.9% con l’employment report di Settembre che ha aggiunto 248 mila nuovi posti di lavoro, in uno dei migliori dati dall’inizio della crisi: un risultato a cui sono state mosse diverse critiche sia sul piano tecnico che di significato e che assume un’importanza vitale in un period così delicate dal punto di vista delle decisioni di politica economica e monetaria basata sugli indicatori macroeconomici.

Market Movers della Settimana

Lunedì 6 alle 16:00 il dato PMI Ivey canadese atteso a 53.0 rispetto al precedente a 50.9.

Martedì 7 alle 5:30 la decisione sui tassi d’interesse australiani che la RBA dovrebbe mantenere invariati al 2.50%. Alle 10:30 la produzione manifatturiera nel Regno Unito dovrebbe mostrare un rallentamento a 0.1% dal 0.3% della lettura precedente. Alle 16:00 negli Stati Uniti il dato sul turnover del mercato del lavoro elaborato dal JOLTs.

Mercoledì 8 la spesa corrente in Giappone attesa a 198 miliardi ridimensionata rispetto al dato precedente a 417 miliardi. Alle 14:15 il dato canadese sui nuovi permessi edilizi atteso a 197.0 mila unità rispetto al precedente a 192.4 mila unità.

Giovedì 9 alle 2:30 in Australia la variazione del numero di occupati atteso a -30.0 mila unità dopo la performance positiva del dato precedente a 121.0 mila nuovi posti per un tasso di disoccupazione in risalita al 6.2% dal 6.1% scorso. Alle 13:00 nel Regno Unito la decisione sui tassi d’interesse attesi invariati a 0.50% e il pronunciamento sul quantitative easing che dovrebbe rimanere stabile a 375 miliardi.

Venerdì 10 alle 10:30 la bilancia commerciale nel Regno Unito attesa a -9.65 miliardi dal precedente a -10.19 miliardi per la lettura aggregata, mentre la componente non-UE dovrebbe attestarsi a -4.05 miliardi dai -4.34 miliardi della rilevazione precedente. Alle 14:30 in Canada la variazione del numero di occupati atteso a 20.0 mila unità rispetto al precedente a -11.0 mila unità per un tasso di disoccupazione che si dovrebbe attestare stabile al 7.0%.

EURUSD
20141006 EURUSD
La moneta unica ha subito inerme il dato sui non-farm payroll uscito venerdì crollando letteramente di una figura da 1.26 a 1.25. Non è servito a nulla il dato deludente sull’ISM non manifatturiero uscito successivamente negli Stati Uniti che non è riuscito a invertire la tendenza del super dollaro che è tornato ai massimi relativi contro un po’ tutte le maggiori valute. Il quadro tecnico per la moneta unica nel rapporto con il biglietto verde è ancora saldamente ancorato al canale ribassista di medio period e legato ora all’area di ipervenduto in cui si trova e ai dati macro in uscita questa settimana che potrebbero dare un po’ di respiro ad un rapporto EURUSD sotto forte pressione.

GBPUSD
20141006 GBPUSD
Violata al ribasso la soglia psicologica di 1.60 la sterlina inglese è ufficialmente in balia del superdollaro: ed è in buona compagnia. È infatti inarrestabile il biglietto verde dopo gli ottimi dati sul mercato del lavoro di venerdì scorso, sull’uscita dei quali è riuscito a recuperare terreno in modo deciso portando il cable da 1.61 fin sotto 1.5950. Il recupero di queste prime ore di contrattazione è legato sicuramente ad un ritracciamento tecnico, ma l’attesa è tutta per l’apertura dei mercati americani nel primo pomeriggio.

USDJPY
20141006 USDJPY
Inarrestabile anche contro la divisa nipponica il biglietto verde che sul dato di venerdì ha completato il recupero iniziato già la notte tra giovedì e venerdì riportandosi in area 109.70, con punte fin sopra 109.90 ritornando saldamente all’interno del canale rialzista superior (grafico) di medio periodo. Nelle prime ore di contrattazione della settimana lo yen ha recuperate terreno tornando sotto 109.50 anche sulla scia del recupero dei mercati azionari con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che mette a segno un +1.16% dopo una settimana a tratti disastrosa.

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