Azionario, per ora è solo un rimbalzo

Mercoledì 11 Aprile 2012 12:57
Attenzione a farsi prendere dall'euforia per i buoni recuperi cui stiamo assistendo oggi a Piazza Affari, esclusivamente riconducibili ai ribassi "decisamente esagerati" subiti da diversi titoli (bancari in primis...) nella seduta di ieri. Per il momento non si registrano variazioni dello scenario ribassista in essere, che peraltro ha visto nella pessima chiusura di ieri dei mercati americani una ulteriore conferma.
Recupero da ipervenduto quindi e nulla di più, soprattutto fino a quando l'indice FTSE MIB e alcuni fra i titoli più rappresentativi del listino non avranno recuperato della soglie tecniche di particolare importanza.
Alla larga, quindi, dalla tentazione di "mediare i prezzi di carico", pratica putroppo molto diffusa fra chi si rifiuta di accettare/realizzare le perdite quando è il momento di farlo. Pochi giorni fa, peraltro, avevamo pubblicato un post dal titolo "BENEDETTI STOP LOSS", da alcuni scambiato come un segno di debolezza/rassegnazione ma che invece racchiudeva uno dei riferimenti fondamentali per chi investe sui mercati azionari: stoppare le operazioni in perdita per non trovarsi a corto di liquidità quando è il momento giusto di rientrare sul mercato.
Peraltro, con il ripristino delle vendite allo scoperto si aprono ottime opportunità anche al ribasso, e aver preservato la liquidità necessaria per sfruttarle è uno dei segreti del successo per operare in borsa.
Valga in tal senso un esempio pratico derivante dal nostro portafoglio modello: solo ieri mattina avevamo segnalato ben quattro operazioni di vendita al ribasso e oggi, complice la impressionante caduta di Piazza Affari di ieri, registriamo già un incoraggiante "take profit" su LOTTOMATICA, ricomprata stamane a 13.25 con un guadagno percentuale di circa il +7.32%. Non male di questi tempi...
Peraltro, come visibile sulla tabella a seguire, siamo ben messi anche sugli altri titoli in posizione e, cosa da non trascurare, siamo in perfetta coerenza con la tendenza dominante del mercato che è decisamente ribassista! Trend is your friend...    
 
Quanto allo scenario intermarket, constatato il forte recupero del BUND e la contestuale caduta del nostro BTP decennale, siamo di nuovo in presenza di uno SPREAD in decisa ascesa, cosa decisamente non confortante per chi intende acquistare azioni e commodities.


Il grafico del FTSE MIB conferma in pieno quanto sopra, con area 14.500 che sta sostenendo questo "piccolo rimbalzo da ipervenduto" che non avrà però nessuna consistenza pratica se non si tradurrà in un pieno recupero della soglia tecnicva e psicologica dei 16.000 punti.

Operativamente l'eventale test della prossima resistenza dinamica in area 15.000/15.100 sarà poco rappresentativo, ma protrebbe rappresentare una buona opportunità per posizionaris al ribasso in previsione di nuove discese verso area 13.600. Solo il superamento di area 15.450 (livello di fibonacci 38.2%) potrebeb provocare un allentamento della pressione ribassista in essere anche se sarà solo il superamento di area 16.000 a generare una potenziale inversione di tendenza di medio termine.
Quanto al titolo UNICREDIT, come sempre "lavoratissimo" durante queste fasi di estrema volatilità, sembra inserito in un canale ribassista di medio termine che avrebbe come target l'area 2.50!

Anche in questo caso sconsigliamo qualsiasi forma di "media", almeno fino a quando il primo ostacolo/resistenza in area 3.50 non verrà violato con decisione. Inversione rialzista possibile solo con chiusura (lontanissima...) sopra area 4.00 e. fino ad allora ogni recupero di una certa consistenza andrà valutato come un'ottima opportunità per vendere allo scoperto.
Inutile dire che su quasi tutti i maggiori titoli del FTSE MIB si stanno formando delle evidenti divergenze rialziste, magari sfruttabili per rapide occasioni di trading intraday ma assoluatemte da evitare per intraprendere eventuali posizionamenti al rialzo di lungo termine da cui tenersi alla larga almeno fino a quando il BUND non ritornerà sotto area 138.50 e il famigerato spread non rientrerà in zona 300...  
Pietro Paciello