Davide Marone 10 ottobre 2014
Nel nostro titolo la sintesi perfetta di quanto accaduto nella giornata di ieri dei mercati finanziari: le Borse sono state nuovamente vendute a mani basse, nonostante i discreti recuperi avvenuti successivamente alle Minute della Fed di mercoledì sera, ed il dollaro americano, anch’esso soggetto ad importanti sell off nel post-Fed, che appare essere ritornato quale catalizzatore di flussi di liquidità in acquisto. Ci verrebbe perciò da pensare che non sono cambiati i temi del mercato e che i movimenti visti tra mercoledì e giovedì siano stati esclusivamente di natura correttiva rispetto a marcati quadri tecnici in trend; beh, per quanto sintetica non è assolutamente azzardata come considerazione laddove naturalmente debbono però attendersi delle conferme. Ed oggi appare la giornata giusta per esse dal momento che, sul fronte della pubblicazione di dati, il calendario economico ne è pressoché scevro e quindi le dinamiche potranno mantenersi esclusivamente tecniche. Una nota di merito va riservata al dollaro canadese che vedrà il rilascio dei dati su Tasso di Disoccupazione e sulla Variazione del Livello di Occupazione alle ore 14.30. A tal proposito, durante la giornata di ieri ponevamo il nostro focus in maniera particolare sulle chiusure giornaliere quali possibili rivelatrici di come le situazioni di trend (vedi dollaro in salita su tutte) avrebbero potuto da subito continuare o invece di come le correzioni si sarebbero estese e, nel caso più estremo, trasformate in inversioni. Il primo scenario sembra essere quello che si è dipinto e ci apprestiamo perciò a leggerlo.
Come poc’anzi riportato, attendavamo con impazienza la formazione della candela giornaliera di questo come di altri strumenti finanziari. Già, perché in quadro tecnico ben definito al ribasso come questo, diveniva cruciale capire sei rialzi legati agli ultimi giorni potessero essere annoverati nella categoria delle correzioni tecniche o se invece potessero essere forieri di movimenti di ritracciamento più significativi o perfino di inversione. La confluenza grafica che ha visto invece la coincidenza tra la resistenza statica a 1,2780 e il transito della media mobile esponenziale a 21 periodi, ha confermato la sua valenza in ottica di ripartenza short del cambio; ora ci potremmo attendere la formazione di un cosiddetto massimo di breve termine, pattern di prezzo che cioè si completerebbe al superamento al ribasso di 1,2625 per vere e proprie conferme ribassiste. Dal punto di vista del time frame a 4 ore appare significativa l’area del pivot daily e media esponenziale a 100 periodi quali resistenze per vendite verso 1,2630 in primo luogo. Ulteriori cedimenti vedono in 1,2580 il livello statico di supporto immediatamente successivo. Il superamento al rialzo di area 1,2715, come ben visibile anche da figura di canale rialzista su grafico orario, consentirebbe possibili ritorni ina rea 1,2775
Anche in questo caso la formazione della candela daily era molto significativa, vista l’importanza dell’area di prezzo proprio corrispondente ai limiti 107,35 e 107,85. I grafici intraday, vedi H4 ed H1, si sono orientati short; il primo di questi due evidenzia come le medie 21 e 100 rappresentino ora delle resistenze dinamiche e come sia vicino l’avvicinamento del prezzo all’importante media a 200 periodi che su tutto il rialzo dell’ultimo mese si è ben mantenuta a distanza sotto la price action. Il suo transito é concomitante con il livello statico di 107,35, ceduto il quale, buono potrebbe essere lo spazio anche fino ad area 106,65.Non ottimale su questo time frame appare la divergenza regolare rialzista tra prezzo e stocastico che comunque non andrebbe tradata prima di area 108,20. Il grafico orario può dunque meglio guidare le scelte operative grazie alle confluenze grafiche che già in area 107,85 suggeriscono delle vendite in direzione 107,35.
Scenario estremamente simile a quello visto per l’EURUSD quello del cable. La chiusura daily ci ha fornito dunque una buona conferma in senso di ripartenza del trend discesista, con la divergenza regolare ribassista che appare dunque ad ora non confermata dal prezzo. Il 4 ore evidenzia come le prime importanti vendite potrebbero partire a cedimenti ribassisti di 1,6110 in direzione 1,6065 in primo luogo e 1,6030 in secondo. La divergenza inversa ribassista prezzo/stocastico sempre su questo time frame può essere un buon elemento di conferma. In senso rialzista invece sarebbe sensato attendere rotture bullish della congestione notturna, o più prudentemente, della resistenza sopra il pivot daily a 1,6155 per primo e preciso obiettivo a 1,6225.
Reiteriamo le considerazioni avanzate su EURUSD e GBPUSD. Il massimo di breve termine, rafforzato dall’ottimo test di ieri sulla 21 daily, si compierebbe al perforamento al ribasso di 0,8730, per i vari obiettivi successivi fino ai punti di minimo. Il grafico a 4 ore ci mostra l’imminente completamento del pattern di divergenza regolare ribassista prezzo/stocastico che dunque potrebbe favorire ancora discese verso proprio 0,8730. Area 0,87 naturalmente quella successiva. Cruciale per il ribasso, quantomeno nel breve, appare la tenuta di 0,8790, punto che peraltro consentirebbe un ottimo rapporto rischio/rendimento al ribasso. Scevro di resistenze immediate sarebbe invece il livello di 0,8820 per acquisti verso 0,8855 e 0,8885.
Ger30 (DAX)
Forte il momentum ribassista per il Dax che è giunto sul fondamentale supporto nel medio periodo a 8.900 punti, con long black sul daily e chisura vicino ai minimi; quest’ultimo può dunque essere un forte segnale ribassista se conducesse a nuovi minimi con target anche ambiziosi a 8.760 punti. Il 4 ore appare ancora un grafico ottimo e i pullback sulle resistenze statiche in area media 21 sono state egregie nel segnalare punti di ingresso in vendita. Ora su questo time frame potremmo assistere alla formazione di una divergenza regolare rialzista che non andrà a palesarsi comunque prima di superamenti al rialzo di 8.975 punti. Possibili dunque dei ritracciamenti che dunque vedono in quest’ultimo livello e in 9.050 i punti di approdo per eventuali nuove vendite. Solo clamorose riprese e superamenti di 9.140 punti fornirebbero un forte segnale long da qui a prossimi giorni. D’obbligo dunque il bias ribassista.
XAU/USD (Oro)
Daily dell’oro molto simile a quello dei cambi valutari che vedono il dollaro americano al denominatore. Come già detto il metallo giallo appare infatti ottimamente correlato a questi ultimi. Meno marcati qui però i segnali di ripartenza al ribasso, con il 4 ore che tuttavia suggerisce aree di vendita proprio attorno a 1.225, o più prudentemente sotto 1.218, verso 1.211 e 1.204. Ritorni sopra il pivot daily sarebbero buoni segnali di acquisto verso 1.232 per messa di stop in pari e verosimili estensioni verso area 1.240 dollari l’oncia.
Per gli altri strumenti finanziari, appuntamento con il nostro Morning Meeting.