Trend weekly ribassista dal 04.05.2014
Trend daily ribasissta dal 08.05.2014
Ieri dopo un’ora dall’apertura delle borse europee, l’ufficio di statistica federale tedesco Destatis, ha comunicato il tasso di disoccupazione relativo al mese di gennaio salito dal 6,4% al 7% rispetto al mese di dicembre. Il dato è risultato in linea con le attese degli analisti. Sempre l’ufficio di statistica tedesco ha poi comunicato anche la stima preliminare del tasso di inflazione in calo a gennaio del 0,3%. Si tratta del primo calo dal settembre del 2009.. Gli economisti avevano previsto una variazione nulla. L'inflazione era aumentata in Germania a dicembre dello 0,2% e a novembre dello 0,6%. Su base mensile l'inflazione è calata dell'1%. Gli esperti avevano atteso un calo dello 0,8%. Sempre nel corso della mattinata, è stato elaborato il nuovo indice di fiducia economica nella zona euro (ESI, Economic Sentiment Indicator), salito a gennaio, rispetto a dicembre, da 100,6 a 101,2 punti. Gli economisti avevano previsto un aumento a 101,5 punti. Il dato di novembre è stato rivisto al ribasso, da 100,7 a 100,6 punti. La fiducia è salita a gennaio nel settore industriale da -5,2 a -5,0 punti e in quello del commercio al dettaglio da -5,2 a - 3,6 punti. Nel settore delle costruzioni la fiducia è scesa da -25,2 a -26,5 punti e in quello dei servizi da 5,6 a 4,8 punti. La fiducia dei consumatori è salita da -10,9 a -8,5 punti. Il dato è conforme alla stima preliminare. Oltreoceano, il Dipartimento del Lavoro ha comunicato oggi che la scorsa settimana le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione (Jobless Claims) sono calate negliUSA di 42.000 unità a 265.000 unità. Si tratta del più basso livello dal 2000. Gli economisti avevano previsto un calo a 301.000 unità. Il dato della settimana precedente è stato rivisto leggermente al rialzo, da 307.000 a 308.000 unità. La media mobile delle ultime quattro settimane, che viene considerata più attendibile perchè meno volatile, è scesa di 8.250 unità a 298.500 unità. Il numero delle richieste continuative è calato nella settimana terminata lo scorso 17 gennaio a 2,385 milioni. Gli esperti avevano atteso un calo a 2,429 milioni. A seguire, sempre negli Usa, la National Association of Realtors (l'Associazione Agenti Immobiliari degli USA) ha comunicato oggi che il suo indice che misura l'andamento dei contratti di vendita di abitazioni già firmati ma non ancora conclusi (Pending Home Sales) è calato a dicembre del 3,7%. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,6%.Il dato di novembre è stato rivisto al ribasso, da +0,8% a +0,6%. Dal punto di vista valutario, le tensioni legate alla situazione greca dove il premier Tsipras ha comunicato l’intenzione di non procedere alle privatizzazioni promesse dai precedenti governi, non hanno influito particolarmente sulla moneta unica dove ha pesato soprattutto un recupero del biglietto verde sullo statement del FOMC di ieri sera. Il cambio moneta europea contro green back, ha subito una nuova spinta rialzista fino a raggiungere il massimo giornaliero a 1,1367 formando una seconda candela inside consecutiva rispetto alla mother candle di martedì scorso. Nelle prossime sedute il livello da tenere sotto stretta osservazione è la rottura al ribasso del minimo della mother candle a 1,1220; dove in caso di cedimento potremmo assistere ad un ulteriore affondo in direzione del trend principale della major che resta sempre saldamente ancorata al ribasso. Il primo ostacolo che potrebbe incontrare la major durante la sua corsa al ribasso, è il supporto posizionato in area 1,1190. A tal punto è preferibile, per entrare in vendita sulla coppia, attendere sia la rottura della mother candle che del livello statico.