Trend weekly ribassista dal 04.05.2014
Trend daily ribasissta dal 08.05.2014
Si allontanano i tempi di una decisiva svolta monetaria negli Stati Uniti. Dalle minute dell'ultima riunione del FOMC (Federal Open Market Committee), il braccio armato della Federal Reserve, è infatti emersa una crescente preoccupazione per il rallentamento della congiuntura mondiale e per l'impatto della forza del dollaro sull'economia interna. Dopo la pubblicazione del documento Wall Street ha perciò accelerato al rialzo. Gli investitori scommettono ora che la Fed non correrà rischi e lascerà i tassi d'interesse ai minimi storici più a lungo del previsto. Nella riunione dello scorso 17 settembre diversi membri del FOMC volevano rivedere la cosiddetta "forward guidance", ma hanno poi rinunciato temendo che il mercato interpretasse tale revisione come un cambiamento di fondo della politica monetaria. Gli esponenti del FOMC erano inoltre preoccupati a causa della forza del dollaro. "Alcuni partecipanti hanno espresso la preoccupazione che una persistente debolezza della crescita economica e dell'inflazione nell'Eurozona possano condurre a un ulteriore apprezzamento del dollaro e avere un effetto avverso sul settore esterno statunitense", si legge nelle minute. "Diversi partecipanti hanno aggiunto che il rallentamento della crescita in Cina e Giappone oltre agli imprevisti eventi in Medio Oriente ed in Ucraina, possano porre acuire simili rischi. Allo stesso tempo, un paio di partecipanti hanno fatto notare che l'apprezzamento del dollaro potrebbe anche rallentare il graduale aumento dell'inflazione verso il target del 2% fissato dal FOMC". Dal punto di vista valutario, la major EUR/USD, la più tradata in assoluto, subito dopo la minute del Fomc, si è apprezzata fino a testare la resistenza giornaliera ad 1,2744, corrispondente con la prima area rossa per un eventuale ingresso ribassista. Al momento è ancora prematuro parlare di un definitivo cambio di trend da ribassista a rialzista, sia perché il sentiment dei large traders è ancora ribassista, sià perché tutte le confluenze grafiche sia nel medio che nel lungo periodo (vedi le inclinazioni delle due medie con le candele che si mantengono al di sotto le stesse ed i massimi e minimi decrescenti) forniscono ancora un direzione ribassista; molto probabilmente nelle prossime sedute potremo assistere ad una fase di correzione più importante prima del definitivo affondo verso 1,2000, previsto entro la fine dell’anno in corso. Nel breve periodo attendiamo un segnale ribassista da parte dell’azione del prezzo in prossimità della resistenza raggiunta dal prezzo a 1,2744 con primo target fino alla Key Area tra 1,2450 e 1,2550, zona dove in passato si sono verificate forti reazioni.