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Gli investitori traggono vantaggio dagli abbracci degli orsi in fase acquisitiva?

Pubblicato 22.09.2023, 12:25
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Un abbraccio d'orso negli affari è un termine che è spiccato all'attenzione relativamente da poco, circa un anno fa con l’operazione di acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk. Potenzialmente è un buon affare per gli investitori, ma non sempre è così. Vediamo perché.

La strategia del Bear Hug

Corporate

(Image: corporatefinanceinstitute.com)

La cosiddetta strategia dell'abbraccio dell'orso, il bear hug, consiste nell'offerta di un potenziale compratore di acquistare azioni una società ad un prezzo maggiore rispetto al loro valore effettivo. Per sbaragliare la concorrenza, propone una lauta somma, più alta rispetto a quella del mercato e a quella che gli altri competitor sono pronti a pagare. Una maniera per indurre la società in questione a non poter rifiutare la proposta.

E' una tecnica aggressiva perché, quando il premio in gioco ha un valore significativo, i consigli di amministrazione hanno il dovere fiduciario che obbliga loro ad agire secondo gli interessi della società. Il rifiuto può comportare delle ripercussioni legali o concorsi per procura.

I vantaggi della strategia del Bear Hug

Maxim Manturov, Responsabile della consulenza sugli investimenti di Freedom Finance Europe, afferma che: "La tecnica dell'abbraccio dell'orso è un termine utilizzato nel contesto di fusioni e acquisizioni (M&A) per descrivere un approccio aggressivo e persuasivo utilizzato da un'azienda per acquisirne un'altra, solitamente una società pubblica. In questa strategia, l'acquirente fa un'offerta persuasiva e allettante direttamente al management, agli azionisti o al consiglio di amministrazione della società target per indurli ad accettare l'affare. Ecco alcuni vantaggi della tecnica dell'abbraccio dell'orso:

Dimostra serietà: il metodo dell'abbraccio dell'orso mostra all'azienda target che l'acquirente è sinceramente interessato all'acquisizione. Facendo un'offerta audace e allettante, il compratore segnala il proprio impegno all'affare.
Velocità ed efficienza: rivolgendosi direttamente all'azienda target con un'offerta forte, il metodo dell'abbraccio dell'orso può accelerare il processo di fusione e acquisizione. Ciò evita le lunghe trattative o le guerre sui prezzi che si potrebbero verificare se l'offerta fosse fatta attraverso un processo tradizionale.

Riduzione della concorrenza: avviando un abbraccio dell'orso, un acquirente può dissuadere altri potenziali offerenti dall'entrare nel processo di offerta. Questo può dare al compratore un vantaggio competitivo e aumentare le possibilità di concludere un affare.

Riservatezza: la tecnica dell'abbraccio dell'orso può essere condotta in modo confidenziale, limitando la consapevolezza del pubblico fino a quando entrambe le parti non sono pronte a fare un annuncio formale. Questo può aiutare a prevenire eventuali effetti negativi sugli obiettivi di business o sulle percezioni del mercato durante la fase di negoziazione”.

Non è tutto oro quello che luccica

Non ci sono solo lati positivi per l'azienda target dall'abbraccio dell'orso, esistono anche degli svantaggi e il punto di vista cambia se l'ottica è quella dell'investitore.

A volte può succedere che la direzione della società avvolta nel bear hug non accetti queste offerte generose. L'acquirente quindi, può rivolgersi direttamente agli azionisti coinvolti e proporre loro un alto profitto per acquistare i titoli. Con il rischio di provocare la direzione dell'azienda in questione, che a sua volta può tentare di cercare altri accordi con acquirenti diversi o subire ripercussioni legali da parte degli azionisti. Nel caso che l'affare andasse a buon fine, se i rapporti sono stati tesi nella fase di acquisto, ci può essere uno sgradito cambio della guardia per l'apparato dirigenziale dell'azienda che ha ostacolato il processo di vendita.

Un abbraccio d'orso è comunque sempre un'offerta non ufficiale che viene resa pubblica senza il consenso del consiglio d'amministrazione della società prescelta. E questo non rappresenta di fatto una garanzia che la società verrà poi realmente comprata al prezzo indicato.

Le motivazioni che spingono questi ottenimenti sono dettate da diversi fattori. Per esempio, quando i titoli di un'azienda stanno passando un brutto momento o perché l'acquirente reputa che siano di valore. L'acquisto non ufficiale di Twitter da parte del magnate Elon Musk, in aprile dello scorso anno, è stato ritenuto un abbraccio da orso: l'offerta è stata del 18% in più del prezzo del valore di mercato della piattaforma social, ma già scontato, l'anno precedente, del 22% sul prezzo delle azioni.

Investing

(Image: Investing.com)

Invece, Microsoft (NASDAQ:MSFT) ha cercato di acquisire Yahoo! nel 2008, con un'offerta che ha raggiunto il 62% in più del valore delle azioni dell'epoca, ma l'operazione non è andata a buon fine. Al contrario, una delle più grandi acquisizioni della storia è stata Whatsapp da parte di Facebook (NASDAQ:META) nel 2014. Un'offerta talmente generosa, che ha toccato i 19,6 miliardi, che l'applicazione di messaggistica non ha osato indietreggiare.

Il Bear Hug per gli investitori: un abbraccio avvolgente o letale?

Gli investitori possono avvantaggiarsi da questa strategia perché il valore delle loro azioni può aumentare, ma esiste anche la possibilità che si crei un danno agli interessi a lungo temine dell'attività target e dei suoi azionisti, perché potrebbe calare la redditività, il vantaggio competitivo o il potenziale di crescita. Affronterebbero così dei costi aggiuntivi o dei pericoli, se la società ambita si difendesse. Infatti, pagherebbero di più per l'acquisizione o per fronteggiare le diatribe legali.

Un bear hug può penalizzare gli investitori se il prezzo offerto è più basso del valore intrinseco della società o se preclude ad altri acquirenti la possibilità di fare offerte migliori. Non sempre quindi, l'abbraccio dell'orso fa impennare i prezzi delle azioni, dipende dalle operazioni.Pertanto, gli investitori dovrebbero valutare con attenzione i pro e i contro di ogni circostanza prima di decidere se sostenere o contestare un’acquisizione ostile. Un professionista del settore, un broker per azioni, è la figura di riferimento opportuna per appoggiarsi nella scelta, per evitare spiacevoli conseguenze.

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