Lo scenario internazionale ha avuto un rapido deterioramento nel corso della settimana.
L'UE ha approvato sanzioni pesantissime, che vanno dalla chiusura dello spazio aereo europeo ai voli di linea, commerciali e privati dalla Russia, fino all'esclusione dal sistema SWIFT di alcune banche e del congelamento delle riserve della Banca Centrale russa.
Inoltre per la prima volta nella storia, l'unione europea fornirà direttamente equipaggiamenti e armi a un paese terzo (L'Ucraina).
La risposta russa non si è fatta attendere, con Putin che ha annunciato l'attivazione del piano di deterrenza nucleare, a dimostrazione che questa tipologia di sanzioni fa molto male alla Russia.
Addirittura la Svizzera ha abbandonato la sua neutralità storica, applicando sanzioni pesantissime contro Mosca.
In tale contesto, da lunedì il Rublo è in forte sofferenza contro l'euro e il dollaro e, dopo aver raggiunto punte del -40% contro il dollaro adesso sta provando a stabilizzarsi.
Oggi si terrà un nuovo incontro tra la delegazione russa e ucraina, nella speranza che si raggiunga quantomeno un'intesa di massima per un cessate il fuoco temporaneo.
Le economie dei paesi coinvolti nella crisi sono estremamente interconnesse e una guerra di posizione accompagnata a un logoramento economico troppo prolungato, avrà effetti nefasti su tutti gli stati.
Per non parlare della tremenda crisi umanitaria in corso, con centinaia di migliaia di profughi in fuga dall'Ucraina e le perdite tra i civili rimasti in patria che salgono di ora in ora.
In uno scenario così deteriorato, Bitcoin ha mostrato una notevole resilienza e a causa degli eventi appena descritti, tutti oggi hanno potuto apprezzarne le indubbie qualità di moneta senza confini e resistente alla censura.
Al netto delle turbolenze di breve termine sui mercati finanziari che ragionevolmente incideranno anche sul mercato crypto, bitcoin è senza dubbio uno degli asset che nel medio lungo termine saranno più avvantaggiati da questo scenaro.
Nei giorni scorsi sono circolate le prime immagini della corsa agli sportelli bancomat da parte dei cittadini russi preoccupati dagli sviluppi in corso.
A oggi non c'è piu la possibilità di scambiare rubli per euro o dollaro (le persone previdenti lo hanno fatto già da settimane). Quindi è facile immaginare il "Piano B" di molti cittadini russi.
Anche sul fronte ucraino si registrano donazioni per milioni di dollari in criptovalute, su indirizzi riconducibili al governo di Kiev e di NGO che operano sul territorio.
Il contesto attuale è un chiaro spartiacque per Bitcoin e il mercato delle criptovalute e nelle prossime settimane potremmo avere ulteriori conferme di una crescita significativa dell'adozione di questa nuova tecnologia da parte di milioni di users.
C'è davvero molto di cui discutere e nel video qui in basso andremo ad affrontare nel dettaglio tutte le tematiche emerse nell'articolo.