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I PMI deboli dell’Eurozona esercitano pressioni sulla BCE

Pubblicato 22.02.2016, 13:43
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Sono state pubblicate le cifre preliminari di Markit sui PMI dell’Eurozona di febbraio. I dati sono più deboli rispetto a gennaio. Il PMI manifatturiero è sceso a 51 da 52,3 punti. La cifra rimane comunque sopra la soglia dei 50 punti che indica una crescita. Una cifra inferiore a questa soglia segnala invece una recessione.

Il rallentamento economico globale continua, i mercati azionari sono crollati bruscamente dall’inizio dell’anno. Per esempio, in questo arco temporale il DAX ha perso più del 10%. I prezzi petroliferi sono ancora molto bassi, il Petrolio Greggio WTI scambia intorno ai 30 dollari al barile, mentre crescono le incertezze sul vero stato dell’economia cinese.

Riteniamo che il rischio di deflazione crescerà alla luce del contesto attuale. Di conseguenza, è molto probabile che la BCE intervenga di nuovo alla prossima riunione del 10 marzo, portando il tasso sui depositi in territorio ancor più negativo.

The Risk Today

EUR/USD La coppia EUR/USD ha testato il supporto a 1,1070 (minimo 04/02/2016), ma non è riusita a reggere al di sotto. Tuttavia, la struttura tecnica a breve termine continua a far presagire un ulteriore movimento ribassista. La resistenza oraria giace a 1,1260 (massimo 10/02/2016). Si prevede una decrescita. A più lungo termine, favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza. La resistenza chiave si trova nell’area intorno a 1,1453 (massimo di fascia) e il livello a 1,1640 (minimo 11/11/2005) probabilmente frenerà un eventuale apprezzamento. L’attuale deterioramento dei livelli tecnici favorisce una flessione graduale verso il supporto a 1,0504 (minimo 21/03/2003).

GBP/USD La coppia GBP/USD scende al di sotto di 1,4200. La resistenza oraria può essere trovata a 1,4409 (massimo 19/02/2016). Il supporto orario può essere ubicato a 1,4150 (minimo 29/01/2015). La struttura tecnica lascia presagire un ulteriore pressione discendente. Il modello tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,3503 (minimo 23/01/2009), fino a quando i prezzi permarranno sotto la resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, vedasi altresì la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.

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USD/JPY L’USD/JPY è altalenante. Tuutavia, la struttura tecnica a medio termine è chiaramente negativa. Il supporto orario si ubica a 112,31 (minimo 19/02/2016). La resistenza oraria giace a 113,22 (massimo 19/02/2016). Si prevede un ulteriore declino. Il supporto robusto a 115,57 (minimo 16/12/2014) è stato infranto e completamente cancellato. Iniziamo a propendere per un’impostazione discendente a lungo termine. Un aumento graduale verso la massiccia resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002) appare meno auspicabile. Si osserva un altro supporto chiave a 105,23 (minimo 15/10/2014).

USD/CHF La coppia USD/CHF continua a crescere fermata unicamente dalla resistenza oraria a 0,9985 (massimo 05/02/2016). La resistenza oraria si trova a 0,9985 (minimo 05/02/2016). Il supporto orario è dato a 0,9847 (minimo 16/02/2016). Si prevede un ulteriore rafforzamento. Nel lungo termine, la coppia ha stabilito massimi da metà 2015. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). La struttura tecnica favorisce un’impostazione rialzista di lungo termine.

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