Dopo due anni abbastanza complicati per l’automotive europeo, finalmente il settore è ripartito, in seguito al rimbalzo domanda e soprattutto con lo sblocco dei colli di bottiglia su componenti e trasporti.
Come evidente, da agosto 2022 in poi, i volumi di vendite di auto in UE sono tornati a crescere (a febbraio +11,5%), guidati in particolare dall’Italia, mercato di riferimento per Stellantis (BIT:STLAM). I volumi tuttavia rimangono ancora sensibilmente inferiori rispetto a quelli del 2021 (a febbraio 2023 sono stati registrati 803k nuovi veicoli contro 1.063k del marzo 2021), lasciando dunque ancora spazio per un possibile recupero, in un mercato decisamente maturo, che generalmente cresce a volume tra lo 0 e il 2% storicamente.
N.B. Questo articolo l'ho scritto anche su My Finance Club, il primo portale italiano di ricerche e studi sui mercati finanziari rivolto a investitori retail.
Per questo motivo è possibile che l’indotto automotive europeo continui a recuperare, con Stellantis attesa ancora registrare risultati positivi, come peraltro evidenziato dall’aumento del dividendo del 28% in questo 2023, pari a ca. €4,1mld, ben coperti da un Free Cash Flow che (inclusi gli investimenti per il passaggio all’elettrico) dovrebbe attestarsi a poco sotto i €9mld (le capex infatti quasi raddoppieranno quest’anno passando da ca. €7mld a €12mld).
Questo porta il dividend yield di Stellantis vicino all’8% (contro una media storica Stellantis+FCA del 2%), decisamente interessante per il breve periodo.
Di negativo c’è la forte incertezza sulle prospettive di fine anno. Con un possibile “credit crunch” in arrivo (con le banche sempre meno aperte a prestare denaro ai consumatori per i rischi di recessione) e considerando che nell’automotive ca. l’80% delle auto è acquistato tramite finanziamento o leasing, questo potrebbe rappresentare un catalizzatore negativo per la società, soprattutto verso la fine dell’anno, in particolare in USA (secondo mercato per importanza della società).
N.B. Questo articolo l'ho scritto anche su My Finance Club, il primo portale italiano di ricerche e studi sui mercati finanziari rivolto a investitori retail.
In generale però, alla luce delle enormi sinergie di costo che Stellantis sta realizzando in seguito alla fusione FCA-PSA (cosa che ha portato il Gross Margin della società ad essere tra i più alti del settore auto tradizionale, dietro solo a Volkswagen (ETR:VOWG), Hyundai e Toyota) e del suo posizionamento dominante in Europa (secondo player dopo Volkswagen, sia nei veicoli tradizionali che in quelli elettrici), nonché delle ottime capacità manageriali del CEO Carlos Tavares, il titolo ha decisamente prospettive interessanti per i prossimi mesi.