Gentili Utenti di Investing.com,
Il più grande produttore di cemento in Italia ha annunciato ai media i risultati del IQ 2012 nella giornata di ieri.
Lo scenario attorno a Italcementi vede l’attività edilizia stagnante in Europa del sud, il trend è invece rialzista sul mercato statunitense e stabile in Asia, si stanno inoltre ravvivando le costruzioni in Egitto e Marocco.
Il management ha rivisto a ribasso le previsioni per il 2012, i risultati potrebbero attestarsi ai livelli 2011 e non oltre. Le principali ragioni di revisione sono imputabili al calo dell’Italia e al perdurare della crisi in Grecia e soprattutto in Spagna, hanno inoltre concorso alla riduzione delle aspettative la crescita dei prezzi, e conseguentemente dei costi di carburanti e energia in generale. Nonostante la crescita di queste voci di spesa, il management ha ribadito che il piano di risparmio sui costi in programma per l’anno in corso non è in discussione; sono infatti previsti tagli per 100 milioni di euro nel 2012 e altri 60 per il 2013.
Andiamo ora a sondare le attività della compagnia nei vari mercati in cui opera. In Italia la decrescita dei volumi si attesterà a valori compresi tra il 10% e il 20 %, derivanti da cali nelle costruzioni sia pubbliche che residenziali. L’ EBITDA dovrebbe comunque mantenersi positivo entro la fine dell’anno grazie alla riduzione dei costi e a un livello di prezzi ben al di sopra del 2011. Anche negli Stati Uniti i prezzi sono più elevati rispetto all’anno precedente dell’1.5%, tuttavia la crescita nell’area è inferiore alle attese stimate tra il 5 e il 10 %. La Francia segue l’Italia nella compressione dei volumi e gli US nel livello dei prezzi.
Tra i mercati emergenti spicca l’Egitto con prezzi e volumi in crescita con valori compresi tra il 5 e il 10 %, l’unica nuvola su questo mercato sono le elezioni imminenti che in questo periodo storico mettono sempre a rischio la stabilità dell’economia del paese e conseguentemente delle attività edilizie. Anche l’India denota prezzi in crescita sebbene più contenuta. In Bulgaria invece si denota una decrescita nei volumi negoziati. Il Marocco dovrebbe confermare il trend espansivo dei volumi con lo stabilizzarsi dell’economia nel corso dei prossimi mesi.
Rimangono ferme le linee giuda del management, il board è intenzionato a compensare le riduzioni di volumi in diversi dei suoi mercati con contenimento dei costi, efficientamento della produzione e dove possibile crescita dei prezzi. Durante la conferenza stampa, nel delineare la strategia sono state evidenziate le aree di espansione futura con riferimento ai mercati emergenti, in particolare India e Marocco. Per quanto riguarda i mercati occidentali si metteranno in essere dinamiche volte al miglioramento dell’efficienza.
I risultati presentati non sono particolarmente brillanti e riteniamo che non vi siano particolari fattori esogeni che possano spingere il titolo verso l’alto, confermiamo il target price a 4.9 e consigliamo HOLD.
Vieni a trovarci all’ITF di Rimini! Venerdi 18 maggio alle ore 13.30, presso lo stand di ActivTrades, Luca Discacciati mostrerà le innovative tecniche di spread trading utilizzate da TS Investing.
Per maggiori informazioni scrivete