Seppure a piccoli passi, continua la reazione ribassista del cable,GBP/USD, dai top di periodo raggiunti l’ultima volta nel luglio del 2009. Oggi alle ore 10,30 ore italiane, in Gran Bretagna sarà emanato il nuovo dato relativo all’indice Cpi, uno dei più importanti indicatori economici che misura il tasso di inflazione sui consumi. il livello di inflazione è una componente importante per qualsiasi decisione da parte della banca centrale inglese in materia di tassi di interesse. In ottica intraday, il dato può influenzare la direzione della coppia, in caso di un dato al di sopra le aspettative la sterlina potrebbe apprezzarsi; per quanto riguarda l’ultimo dato relativo al mese di maggio il dato è sceso all’1,5%, il livello più basso negli ultimi cinque anni. I mercati oggi si aspettano un valore più alto, con la stima che si attesta al 1,6%. Ritorno all’analisi grafica, il sentiment resta sempre con un impronta rialzista, movimento iniziato circa un anno fa, ed esattamente il 7 luglio 2013, ovviamente se la coppia continua a spostarsi al di sotto del livello psicologico ad 1,7100, come stà succedendo nelle ultime sedute, molto probabilmente nei prossimi giorni potremmo assistere ad una sortita ribassista abbastanza sostenuta dai venditori, che potrebbe portare la coppia verso area 1,6700, coincidente con l’ultimo minimo relativo battuto dalla coppia. Un futuro movimento ribassista è confermato anche dall’onda di Wolfe, conformazione grafica monitorata dal un bel po’ di giorni; la chiusura daily dell’11 luglio al di sotto della trend line che congiunge i massimi 1 e 3 delle rispettive onde, è stato da trigger point per far scattare l’ordine di vendita. Al momento sono in momentaneo profitto di una decina di punti. Inoltre, anche gli indicatori tecnici che di solito uso per monitorare il daily chart forniscono indicazioni di un possibile movimenti ribassista; in particolare l’oscillatore stocastico già ha provveduto ad incrociarsi in zona di ipercomprato ed ora è intorno al livello 80 con inclinazione ribassista.