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L'Europa e il Regno Unito stopperanno i giganti del Tech?

Pubblicato 29.11.2020, 12:57
AMZN
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Nelle menti inglesi, vagheggia l’idéa di inserire una sorta di “controllore” per sorvegliare le grandi aziende tecnologiche, tra cui Google e Facebook , per tutelare le piccole imprese e i consumatori in modo da contrastarne il predominio sul mercato online.


• Facebook - il 01 / 01 /2019 valeva 143,80 oggi vale 277,81 +93,19%
• Alphabet - il 01 / 01 /2019 valeva 1064,47 oggi vale 1787,02 +67,88%
• Amazon (NASDAQ:AMZN) - il 01 / 01 /2019 1640 valeva oggi vale 3195 +95%
• Snapchat - il 01 / 01 /2019 valeva 6,28 oggi vale 46,03 +632,96


L’anno prossimo, nascerà il “Digital Markets Unit”, una sorta di codice di condotta, istituito dal Regno Unito, che disciplinerà il comportamento dei giganti della tecnologia che dominano il mercato della pubblicità online.

Cos’è il Digital Marketing?

Il Digital Marketing si occupa, attraverso dei canali online, di creare e fare attività di marketing di prodotti e/o servizi. Le aziende usufruiscono di determinate strategie che ne derivano, per aumentare i clienti e di conseguenza il fatturato.

Come mai l’Inghilterra è diretta verso questa decisione?

Questa proposta arriva dal Ministero delle Finanze del Regno Unito, (che ha commissionato il report “Unlocking Digital Competition”), nello specifico, propone un aggiornamento delle norme AntiTrust, per difendere la pluralità di scelta del consumatore, oltre che all’istituzione del Digital Markets Unit.

Alla base di questo cambiamento, è stato rilevato un abuso da parte di questi colossi digitali in termini di dati personali e M&A senza limiti.

L’accusa maggiore nei confronti di questi grandi colossi rimane di rappresentare un freno alla concorrenza di mercato e al progresso tecnologico.

Jason Furman, ex capo consulente economico di Obama e presidente del gruppo di studio del report presentato al governo inglese , inoltre scelto dal ministro delle finanze Philip Hammond per dirigere il progetto di revisione del quadro normativo sulla concorrenza, dichiara:

“Il settore digitale ha creato grandi benefici ma per tali benefici abbiamo dovuto pagare un caro prezzo: il crescente predominio di poche aziende che limita la concorrenza, la scelta del consumatore e l’innovazione”.

Si legge nel report:
“Queste misure competitive offrono una soluzione più mirata, con vantaggi sia per le imprese sia per i consumatori, e più adatta a favorire la concorrenza sui mercati digitali rispetto alle attuali leggi antitrust che spingerebbero semplicemente a spezzettare le aziende dominanti”.


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