Greggio WTI
Mercoledì il mercato del greggio WTI ha mostrato un andamento laterale, ma poi è crollato a seguito della notizia che i russi non intendono proseguire ulteriormente i tagli alle estrazioni.
Pertanto, il mercato è sceso direttamente verso il livello dei 45$, che naturalmente funge da supporto psicologico.
Se romperemo al di sotto di questo livello, il mercato potrebbe raggiungere maggiori ribassi.
Al momento, qualsiasi rally offrirà un’opportunità per vendere, della quale intendiamo avvalerci, dato che i mercati petroliferi devono tuttora far fronte a una notevole sovrabbondanza dell’offerta.
Naturalmente il rafforzamento del dollaro gioca a sfavore del valore del combustibile, pertanto crediamo il mercato si muoverà in ribasso verso il livello dei 42,50$.
Non siamo interessati ad acquistare il petrolio, dato che i fondamentali non sembrano in linea con un rialzo dei prezzi.
Previsioni
Nella giornata di mercoledì, i dati di Thomson Reuters Oil Research hanno mostrato un incremento delle esportazioni dell’Opec nel mese di giugno, pari a 25,92 milioni di barili al giorno.
Rispetto al mese di maggio, si registra un aumento di 450000 barili al giorno.
In confronto allo scorso anno, le esportazioni sono cresciute di 1,9 milioni di barili al giorno.
Secondo Clipper Data, durante il mese di giugno, le spedizioni dell’Arabia Saudita e degli altri membri dell’Opec sono aumentate.
L’Aramco, la compagnia petrolifera statale dell’Arabia Saudita, ha annunciato che, ad agosto, ridurrà i prezzi delle esportazioni verso i clienti dell’Asia.
Tale decisione segnala la crescente competizione in questo mercato strategico.
Infine, la Russia ha deciso di non attuare ulteriori tagli alla produzione.
Nelle prime ore della giornata di giovedì, il prezzo del greggio si muove in lieve rialzo, reagendo ai dati dell’American Petroleum Institute (Api), che hanno mostrato una riduzione delle scorte superiore alle previsioni.
Secondo l’Api, nella settimana conclusasi il 30 giugno, le scorte sono diminuite di 5,764 milioni di barili a fronte del calo previsto di 2,83 milioni d barili.
Nello stesso periodo, sono diminuite anche le scorte di benzina, scese di 5,7 milioni d barili invece dei 500000 barili previsti.
La reazione ai dati dell’Eia non è stata eccessiva.
Ciò significa che il mercato attende il rapporto settimanale sulle scorte dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia. Il documento, che verrà pubblicato alle 15:00 GMT di giovedì, dovrebbe mostrare una riduzione di 2,4 milioni di barili.
Gli investitori sono particolarmente interessati ai dati sulla produzione giornaliera degli Stati Uniti.
Durante la scorsa settimana, la diminuzione dell’attività produttiva giornaliera ha, infatti, spinto il greggio in rialzo del 9%.
Un ulteriore riduzione della produzione potrebbe provocare un rialzo dovuto alle coperture short.
I trader dovranno determinare se un calo della produzione degli Stati Uniti supera l’incremento dell’attività produttiva dell’Opec.
In tal caso, potrebbe verificarsi un rialzo.
Qualora, invece, la produzione giornaliera dovesse aumentare, il greggio si muoverebbe in ribasso.
Sul grafico del Wti, l’area strategica da osservare va dai 44,69$ ai 44,06$.
Dopo un test positivo di tale regione, gli investitori al rialzo potrebbero tentare di formare un minimo crescente secondario.
Quanti puntano sul ribasso tenteranno, invece, di superare tale zona al fine di rendere i 47,32$ un nuovo massimo decrescente secondario.