L’azienda italiana più strategica del paese, Leonardo, registra un notevole ritorno d’interesse data l’importanza del settore aerospaziale
Quella che poteva essere considerata fantascienza ora è realtà, anzi, ancora di più, sta diventando un business da diversi miliardi che nei prossimi anni prenderà sempre più piede, anche grazie allo sviluppo di numerosi progetti in tutto il mondo.
La tecnologia di cui Leonardo SpA (MI:LDOF), ex Finmeccanica (MI:LDOF), dispone a partire dagli elicotteri di ultima generazione ai radar militari, consentirà in futuro di godere di una posizione sempre più strategica sui mercati internazionali, dove la qualità e l’innovazione sono protagoniste.
L’ultima notizia annunciata sul finire della scorsa ottava, ovvero di una possibile quotazione del ramo americano dell’azienda, ha fatto si che il titolo sia balzato da 6 a 6,6 euro, con un corposo rialzo del 10% che in avvio di settimana sta ritracciando in scia al contesto globale più debole, senza intaccare tuttavia il potenziale di crescita sul medio e lungo periodo. Da un punto di vista grafico si osserva come il livello dei 7 euro abbia svolto finora da area di resistenza che ha bloccato il recupero dopo la discesa record di marzo 2020. La forza che però Leonardo ha dimostrato nelle ultime settimane potrebbe portare finalmente alla rottura e alimentare un trend al rialzo verso quotazioni di prezzo più alte.
Sfruttando la gamma di certificati messi a disposizione dall’emittente UniCredit (MI:CRDI), segnaliamo la possibilità di apertura di una posizione (ISIN: DE000HV4HUL7) che permette di partecipare con una leva di 4,7 volte la lineare. La struttura presenta lo stop loss intrinseco sulla posizione a 5,15 euro, pertanto il raggiungimento di tale livello provocherebbe l’azzeramento del prodotto. Un primo target di movimento può essere rappresentato dai 7 euro e in ultima battuta l’area dei10 euro, livello chiave prima della discesa. Al momento l’acquisto è possibile ad un prezzo di 1,37 euro.
Si ricorda che utilizzando leve maggiori, si avrà una maggiore oscillazione dei prezzi ma anche un minor esborso di capitale. E’ sempre opportuno fare riferimento al capitale che si intende controllare, anziché a quello investito realmente: ipotizzando, a titolo di esempio, di voler controllare 10.000 euro, si investiranno 1000 euro con Turbo a Leva 10 e 2500 con Turbo a leva 4. Il risultato operativo dell’investimento sarà tuttavia il medesimo a fronte, sempre a titolo di esempio, di una variazione positiva o negativa dell’1%.
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