Forex News and Events
Gli effetti di politiche monetarie accomodanti continuano a dominare i mercati finanziari. Oggi l’Australia ci fornisce una prova in tal senso. La politica accomodante fa indebolire la valuta e rafforza invece i mercati azionari (indipendentemente da come la chiamino i banchieri centrali, guerra valutaria, svalutazione competitiva o misura di allentamento quantitativo). Stanotte l’AUD/USD è sceso a 0,7840, frenando i progressi del recente andamento rialzista. Il mercato azionario è sceso leggermente, dopo che l’S&P/ASX ha raggiunto i massimi da sette anni, attestandosi a 5.955,50 punti. Il catalizzatore è stato il crollo delle spese di capitale del settore privato in Australia. Il dato CAPEX riferito al quarto trimestre è sceso del -2,2% su base annua, rispetto al -1,6% a/a previsto. Si tratta del primo rilevamento cruciale sulle spese di capitale per il 2015-2016, che darà il la per il resto dell’anno. Il dato si è attestato a 109,8 miliardi di AUD, a fronte dei 119 miliardi di AUD previsti; si tratta di un considerevole rallentamento delle previsioni di spesa. Come previsto, il settore più colpito è stato quello minerario, anche se si sono registrati cali anche nella ripresa di settori non legati all’attività estrattiva, circostanza che rende più opache le previsioni e che suggerisce una diffusa debolezza economica. I mercati dei tassi hanno reagito subito, le previsioni di un taglio del tasso OCR della RBA sono salite dal 38% al 52%. Considerando la lieve svolta accomodante del FOMC, la RBA ora ha più spazio di manovra per tagliare il tasso senza conseguenze geopolitiche (accuse d’intervento avente per obiettivo il forex). Prevediamo che, alla riunione della prossima settimana, la RBA taglierà il tasso di 25 punti base, poiché si sono moltiplicati i segnali di rallentamento della crescita. Di conseguenza, ci aspettiamo che l’AUD continuerà a indebolirsi. La recente ripresa dell’AUD/USD nei pressi di 0,7942 fornisce l’opportunità di ricaricare i corti (si veda il Rapporto Tecnico Giornaliero). Detto questo, poiché la Cina dovrebbe allentare ancora di più la politica tagliando il quoziente RRR, i tagli del tasso e le riforme finanziarie dovrebbero tradursi, nel medio termine, in sviluppi positivi per le prospettive di crescita in Australia.
L’USD e i rendimenti globali sono in calo perché l’audizione della presidente della Fed Yellen fa presagire una Fed più colomba. A nostro avviso, Yellen sta semplicemente adottando un approccio più equilibrato per frenare la forza dell’USD e rallentare il trend rialzista dei rendimenti. La Fed vuole restringere le condizioni monetarie quando lo riterrà opportuno, non vuole introdurre negli USA una politica più restrittiva perché viene costretta a farlo dal mercato. Dopo le recenti delusioni generate dai dati USA, il solido rilevamento riferito alle vendite nuove abitazioni, attestatosi a 481 mila unità, è stato un buon risultato. I dati riferiti al mercato del lavoro sono particolarmente positivi, quindi è solo questione di tempo prima che le retribuzioni migliorino (occhi puntati sul dato sulle buste paga della prossima settimana). Partendo da questo scenario di base, prevediamo che la Fed sarà pronta a cambiare il suo orientamento di politica monetaria alla riunione sui tassi del 29 aprile. Secondo noi, il dato sull’inflazione di oggi sarà un importante banco di prova. Un’erosione significativa dell’IPC di fondo potrebbe farci riconsiderare la prevista rimozione del termine “paziente” dalle discussioni della Fed di aprile. A dispetto delle vendite di breve termine di posizioni lunghe in USD (ipercomprato), rimaniamo costruttivi sull’USD, vista la divergenza fra le politiche monetarie.
The Risk Today
Peter Rosenstreich
EURUSD L’EUR/USD continua a operare defilato all'interno della fascia definita dal supporto a 1,1262 e dalla resistenza a 1,1450. Un altro supporto si trova a 1,1098, mentre un’altra resistenza si trova a 1,1534. In una prospettiva di lungo termine, il triangolo simmetrico favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, si prevede che la recente resistenza sia temporanea. Resistenze chiave si trovano a 1,1679 (massimo 21/01/2015) e a 1,1871 (massimo 12/01/2015). Supporti chiave si trovano a 1,1000 (supporto psicologico) e a 1,0765 (minimo 03/09/2003).
GBPUSD La coppia GBP/USD ha infranto la resistenza a 1,5486, aprendo la strada a un test della resistenza chiave a 1.5620. Supporti orari possono essere trovati a 1,5468 (minimo intragiornaliero) e a 1,5402 (minimo 24/02/2015, vedasi anche la linea di tendenza ascendente). A più lungo termine, la violazione della resistenza chiave a 1,5274 (massimo 06/01/2015) suggerisce un rinnovato interesse all'acquisto. Sono auspicabili potenziali al rialzo dati dalle resistenze a 1,5620 (massimo 31/12/2014) e a 1,5826 (massimo 27/11/2014). Un supporto robusto è pari a 1,4814.
USDJPY Il 24 febbraio L’USD/JPY ha registrato un’inversione ribassista intragiornaliera, che indica l'esaurimento nell'interesse di acquisto a breve termine. Monitorate il supporto a 118,18 (vedasi anche la linea di tendenza ascendente a lungo termine). Resistenze orarie giacciono attualmente a 119,09 (massimo intragiornaliero) e a 119,84 (massimo 24/02/2015). Favoriamo un’impostazione rialzista di lungo termine finché terrà il supporto chiave a 110,09 (massimo 01/10/2014). Sebbene sia probabilmente in corso un consolidamento a medio termine, non vi è alcun segnale che suggerisca la fine del trend rialzista di lungo termine. Si prevede un aumento graduale verso la resistenza fondamentale a 124,14 (massimo 22/06/2007). Un supporto chiave si trova a 115,57(minimo 16/12/2014).
USDCHF L’USD/CHF permane ben al di sotto della resistenza a 0,9554. Un supporto orari può essere trovato a 0,9466 (minimo 25/02/2015). È necessaria una violazione del supporto a 0,9374 (minimo 20/02/2015) per invalidare l'attuale momentum rialzista. In seguito alla rimozione del floor EUR/CHF, si è formato un importante top a 1,0240. La violazione della resistenza implicata dal ritracciamento al 61,8% della vendita suggerisce uno spiccato interesse all'acquisto. Un'altra resistenza chiave si trova a 0,9554 (minimo 16/12/2014) e a 0,9831 (minimo 25/12/2014). Un supporto chiave si trova a 0,9170 (minimo 30/01/2015).