WASHINGTON (Reuters) - Il G7 dovrebbe annunciare a breve il tetto massimo al prezzo sulle esportazioni di greggio russo e probabilmente modificherà il livello un paio di volte all'anno piuttosto che mensilmente.
Lo ha comunicato ieri un alto funzionario del Tesoro statunitense.
Il G7, che comprende gli Stati Uniti, l'Unione europea e l'Australia, dovrebbero applicare il tetto alle esportazioni di petrolio russo via mare il prossimo 5 dicembre, nell'ambito delle sanzioni volte a punire Mosca per l'invasione in Ucraina.
L'obiettivo di questo meccanismo senza precedenti è di ridurre i ricavi petroliferi della Russia che finanziano la guerra di Mosca, mantenendo al contempo i flussi di petrolio verso i mercati globali ed evitare picchi di prezzo. Il tetto alle esportazioni di prodotti petroliferi russi dovrebbe avere effetto dal 5 febbraio.
Il funzionario del Tesoro ha detto ai giornalisti che l'Unione europea si sta consultando con gli stati membri del blocco sul tetto ai prezzi. "La nostra speranza è che la consultazione finisca relativamente presto e che ci metta in condizione di annunciare un prezzo da parte di tutta la nostra coalizione", ha detto il funzionario.
Una decisione sul livello del tetto dei prezzi potrebbe arrivare già oggi o domani, dopo una riunione degli ambasciatori Ue, in base a quanto riferito da una fonte a conoscenza della situazione.
Il tetto di prezzo del G7 consentirebbe alle società di fornire servizi - tra cui assicurazioni, spedizioni e finanziamenti sulle importazioni di petrolio russo ai membri della coalizione - a condizione che il prezzo d'acquisto del greggio sia inferiore al tetto di prezzo.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Giancarlo Navach)