Investing.com - I futures del petrolio greggio si sono staccati nella mattinata europea di questo mercoledì, con i traders che attendono l’esito del voto sul tetto massimo del debito nella seduta di trading.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a marzo sono stati scambiati a 96,53 dollari al barile nella mattinata statunitense, in calo dello 0,15% sulla giornata.
I futures della borsa di New York sono scesi dello 0,25% nella giornata al minimo giornaliero di 96,47 dollari al barile. I futures della borsa di New York hanno toccato 94,67 dollari al barile il 10 gennaio, il massimo i 4 mesi.
I traders del petrolio continuano a monitorare gli sviluppi negli Stati Uniti, nell’incertezza su come il paese possa evitare il tetto massimo di 16,4 mila miliardi di dollari.
I leader Repubblicani della Camera dei Rappresentati hanno dichiarato che terranno un voto per concedere un estensione di quasi quattro mesi al limite del debito USA, permettendo al governo di rispettarei propri obblighi per questo periodo.
Un mancato accordo sull’aumento del tetto massimo del debito, porterebbe al primo default USA che sconvolgerebbe i mercati finanziari.
I traders del petrolio attendono inoltre i dati del governo USA per valutare la forza della domanda del principale consumatore mondiale di petrolio.
L’American Petroleum Institute rilascerà il report sulle scorte nel corso della giornata, mentre i dati che il governo rilascerà giovedì potrebbero mostrare un aumento di 2,8 milioni di barili la scorsa settimana.
I dati saranno rilasciati con un giorno di ritardo rispetto, per via della chiusura del Martin Luther King Jr. Day dello scorso lunedì.
Gli Stati Uniti sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a marzo sono scesi dello 0,15% a 112,24, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 15,71 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a marzo sono stati scambiati a 96,53 dollari al barile nella mattinata statunitense, in calo dello 0,15% sulla giornata.
I futures della borsa di New York sono scesi dello 0,25% nella giornata al minimo giornaliero di 96,47 dollari al barile. I futures della borsa di New York hanno toccato 94,67 dollari al barile il 10 gennaio, il massimo i 4 mesi.
I traders del petrolio continuano a monitorare gli sviluppi negli Stati Uniti, nell’incertezza su come il paese possa evitare il tetto massimo di 16,4 mila miliardi di dollari.
I leader Repubblicani della Camera dei Rappresentati hanno dichiarato che terranno un voto per concedere un estensione di quasi quattro mesi al limite del debito USA, permettendo al governo di rispettarei propri obblighi per questo periodo.
Un mancato accordo sull’aumento del tetto massimo del debito, porterebbe al primo default USA che sconvolgerebbe i mercati finanziari.
I traders del petrolio attendono inoltre i dati del governo USA per valutare la forza della domanda del principale consumatore mondiale di petrolio.
L’American Petroleum Institute rilascerà il report sulle scorte nel corso della giornata, mentre i dati che il governo rilascerà giovedì potrebbero mostrare un aumento di 2,8 milioni di barili la scorsa settimana.
I dati saranno rilasciati con un giorno di ritardo rispetto, per via della chiusura del Martin Luther King Jr. Day dello scorso lunedì.
Gli Stati Uniti sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a marzo sono scesi dello 0,15% a 112,24, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 15,71 dollari al barile.