NEW YORK - Stuart Alderoty, consigliere generale di Ripple, ha criticato pubblicamente la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, accusando l'organismo di regolamentazione di subire sconfitte in tribunale e di intraprendere azioni non etiche. I commenti arrivano nel corso di una battaglia legale tra Ripple Labs e la SEC, iniziata nel dicembre 2020.
Alderoty è intervenuto oggi sui social media, facendo un paragone tra il presidente della SEC Gary Gensler e un personaggio testardo del cinema, affermando inoltre che la SEC ha affrontato il rimprovero di un revisore contabile e ha deliberatamente nascosto i dettagli degli incontri con un criminale. Questa critica tagliente riflette la crescente frustrazione di Ripple per una serie di sentenze preprocessuali avverse che hanno imposto alla SEC di rivelare le comunicazioni interne sulle criptovalute.
I procedimenti giudiziari hanno attirato l'attenzione di diverse parti, tra cui l'amministratore delegato di Coinbase (NASDAQ:COIN), che ha fatto eco a simili accuse di condotta impropria nei confronti della SEC. La comunità delle criptovalute ha seguito da vicino il caso, che molti vedono come un indicatore per una più ampia regolamentazione delle criptovalute negli Stati Uniti.
Ad aumentare l'intensità del dibattito, giovedì Bill Morgan ha risposto ai commenti di Alderoty con una GIF provocatoria, indicando la natura controversa delle discussioni sulla causa. Nel frattempo, l'avvocato James K. Filan ha rivelato che il giudice Analisa Torres ha programmato la fase di scoperta dei rimedi e la fase di briefing per il caso, sottolineando le domande sul ruolo della SEC nella regolamentazione globale delle criptovalute.
La causa contro Ripple Labs sostiene che la società ha condotto un'offerta di titoli non registrata attraverso la vendita di token XRP. Si prevede che l'esito di questo caso di alto profilo avrà implicazioni significative per il settore delle criptovalute e la sua supervisione da parte di agenzie di regolamentazione come la SEC.
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