LONDRA (Reuters) - L'attività delle imprese della zona euro è peggiorata inaspettatamente questo mese, con la domanda che ha registrato un calo in tutta la regione, suggerendo una possibile recessione.
L'indice composito Purchasing Managers' Index (Pmi) della zona euro, a cura di S&P Global, considerato un buon indicatore della salute economica generale, è diminuito a 46,5 in ottobre rispetto al 47,2 di settembre, il valore più basso dal novembre 2020.
Esclusi i mesi della pandemia Covid-19, è stata la lettura più bassa da marzo 2013.
Il dato si è attestato ben al di sotto della soglia di 50 che separa la crescita dalla contrazione e ha mancato le aspettative di un sondaggio Reuters che prevedevano un aumento a 47,4.
Il Pmi relativo ai servizi, settore dominante nel blocco, è sceso a un minimo di 32 mesi di 47,8 da 48,7. Il dato è stato inferiore a tutte le previsioni di un sondaggio Reuters, che si aspettava non ci fossero variazioni rispetto al dato di settembre.
La domanda di servizi è scesa ancora questo mese e a un ritmo più marcato rispetto a settembre. L'indice delle nuove imprese è sceso a 45,5 da 46,4, il minimo dall'inizio del 2021.
Il Pmi manifatturiero è calato a 43,0 da 43,4, segnando il 16° mese al di sotto di 50 e il più basso da maggio 2020, quando la pandemia si stava diffondendo a livello globale. Il sondaggio Reuters aveva previsto 43,7.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)