Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro scende negli scambi della mattinata europea di questo giovedì, mentre l’euro guadagna terreno contro il biglietto verde in vista del vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea in agenda nel corso della seduta.
Alle 2:50 ET (06:50 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,2% a 93,090 e la coppia EUR/USD sale dello 0,2% a 1,1829.
L’euro sta salendo sulla scia della notizia di Bloomberg News secondo cui i funzionari della BCE sono sempre più fiduciosi nelle prospettive economiche del blocco. Tuttavia, il cambio EUR/USD resta sotto il livello di 1,20 che aveva brevemente toccato la scorsa settimana, prima dei commenti del capo economista della Banca Centrale Europea Philip Lane secondo cui il tasso di cambio ha effettivamente “importanza” per la politica monetaria.
Considerati questi aspetti, i trader seguiranno con particolare attenzione il vertice della BCE. Sebbene dei cambiamenti della politica dei tassi di interesse siano improbabili, le parole di Lane suggeriscono che i funzionari cominciano a sentirsi a disagio per l’apprezzamento di quasi il 6% dell’euro contro il dollaro dal minimo di giugno. Il Financial Times scrive che la BCE intende inserire una frase riguardo al tasso di cambio nella sua dichiarazione introduttiva all’inizio della conferenza stampa di Christine Lagarde, ma non ci sono altri dettagli al proposito.
La BCE si trova nuovamente sotto pressione dopo che i prezzi al consumo della zona euro sono diventati negativi ad agosto per la prima volta dal 2016 e la Federal Reserve ha cambiato la sua strategia di politica monetaria in modo da indebolire ancora di più il dollaro.
“Malgrado le prospettive economiche difficili, pensiamo che la BCE manterrà invariata la sua posizione di politica monetaria in occasione del vertice di settembre”, scrivono in una nota gli analisti di Barclays (LON:BARC). “Ciononostante è probabile che adotterà un tono esplicitamente cauto, mirando a sminuire l’EUR. Pensiamo che ulteriori stimoli potrebbero arrivare a dicembre o dopo”.
Intanto, il cambio GBP/USD sale dello 0,2% a 1,3022, in ripresa dal calo al minimo di sei settimane di 1,2839 dollari di ieri, grazie al sentimento di maggiore propensione al rischio sui mercati azionari, ma la coppia EUR/GBP va su dello 0,1% a 0,9085, vicino al massimo di sei settimane.
L’Unione Europea sta ora studiando la possibilità di azioni legali contro il Regno Unito per il piano del Primo Ministro Boris Johnson di infrangere l’accordo di divorzio che sta alla base delle trattative sui rapporti commerciali futuri tra le due parti.
E questo fa aumentare le probabilità che il Regno Unito esca dal mercato unico UE tra quattro mesi senza alcun accordo commerciale. I negoziatori si incontreranno di nuovo nel corso della giornata.
“La mancanza di sovrapprezzi di rischio messi in conto suggerisce ulteriori ribassi della valuta nelle prossime settimane, soprattutto se saranno compiuti pochi progressi prima della scadenza del 15 ottobre”, si legge in una nota degli analisti di ING. “Le posizioni neutrali speculative sulla GBP dovrebbero contribuire a facilitare una mossa al ribasso della valuta in quanto le short probabilmente aumenteranno quando/se saranno compiuti pochi progressi nelle prossime settimane”.