Di Laura Sanchez
Investing.com - Inizia oggi la stagione delle trimestrali negli Stati Uniti, un momento che per molti analisti potrebbe rappresentare uno spartiacque per una possibile inversione del trend ribassista attuale o una sua conferma in caso di risultati sotto le attese.
Ad inaugurare i conti del primo trimestre saranno le big banks americane ed in particolare JPMorgan (NYSE:JPM) e BlackRock (NYSE:BLK) nella giornata odierna, seguite giovedì da Citigroup (NYSE:C), Goldman Sachs (NYSE:GS), Morgan Stanley (NYSE:MS) e Wells Fargo (NYSE:WFC) (NYSE:WFC).
"Secondo l'analisi più recente di FactSet Research (NYSE:FDS), il consenso degli analisti ora prevede che gli utili dell'S&P 500 crescano del 4,7% su base annua nel primo trimestre del 2022, una percentuale di crescita significativamente inferiore al 5,7% stimato all'inizio del trimestre”, affermano gli esperti di Link Securities. “Per quanto riguarda il settore bancario statunitense, va notato che il consenso prevede un forte calo sia in termini di redditività che di utili”.
“Il principale punto di attenzione sarà nelle guidance che verranno offerte per l'intero anno, con uno scenario positivo per l'aumento dei tassi di interesse ma in attesa del loro impatto sull'attività economica (credito, accantonamenti, ecc...) ”, sottolineano invece gli analisti di Renta 4 Banco (MC:RTA4) (MC:RTA4).
Anche Bankinter (MC:MC:BKT) concorda su questo: "Le guidance saranno di massima rilevanza, in quanto consentiranno di quantificare in parte l'impatto della guerra, e in particolare dell'inflazione e delle interruzioni dell'offerta". "In breve - aggiungono - è ragionevole che il mercato inizi a vedere il reale impatto che la guerra Russia-Ucraina avrà sull'economia, sugli tuoi macro e aziendali, e la stagione dei risultati potrebbe essere il momento giusto per questo".
“Riteniamo che queste trimestrali saranno molto rilevante per il futuro dei mercati azionari occidentali, almeno nel breve/medio termine. Ci auguriamo quindi che aiuti analisti e investitori a conoscere in prima persona il reale impatto che il cambiamento radicale dello scenario macro ha avuto sui dati delle società quotate e sulle loro aspettative di business a causa dell'inflazione più che elevata, della guerra in Ucraina e le sanzioni imposte alla Russia dalle democrazie occidentali”, ribadiscono da Link Securities.
Secondo questi analisti, la sensazione generale è che gli analisti abbiano "nuovamente abbassato l'asticella", tanto che molte aziende riusciranno a superarla. "Tuttavia, non escludiamo che questa volta il numero di 'sorprese negative' aumenterà in modo esponenziale man mano che verrà alla luce la reale esposizione di molte aziende al mercato russo", affermano.
"Inoltre, riteniamo che molte aziende si 'nascondano dietro' una mancanza di visibilità per evitare di pubblicizzare le loro nuove aspettative sui risultati. Comprendiamo che questo fatto può essere severamente punito dagli investitori e, quindi, portare a forti cali dei prezzi di molte di queste società”, concludono gli esperti di Link Securities.