Investing.com – L’approvazione dei conti del primo semestre 2019 evidenzia un netto calo dei ricavi per Bio On, ancora al centro dell’attenzione dopo la vicenda dei mesi scorsi con QCM che metteva in dubbio l’azienda.
Nei primi dei mese dell’anno i ricavi di Bio On sono scesi a 917 mila euro, in netto calo rispetto agli oltre 6 milioni dello stesso periodo precedente. Inoltre, 767 mila euro sono stati realizzati con terzi.
Secondo la società, il calo è dovuto alla scelta aziendale di frenare le attività di licensing nell’ottica di sviluppo dell’attività produttiva diretta, impattando sugli investimenti e sullo sviluppo.
Complessivamente, il semestre si chiude con una perdita di 10,142 milioni, anche questa in aumento rispetto ai 2,959 milioni degli stessi sei mesi del 2018.
Nonostante il risultato, la società ribadisce “pienamente la bontà dell’operato”, opinione confermata da due esperti esterni individuati dalla stessa Bio On, i quali hanno confermato che la Relazione Semestrale Consolidata è stata redatta in continuità con i principi applicati alla relazione finanziaria annuale consolidata dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.
La nomina di tali esperti era stata decisa in accordo con la Procura della Repubblica di Bologna lo scorso 3 agosto 2019, a seguito delle vicende giudiziarie seguite dal report di Quintessential.
Il consiglio di amministrazione del gruppo ha deciso la redazione di un nuovo piano industriale per il periodo 2020-2024 che sostituirà quello precedente, all’interno del quale è emersa l’ipotesi del passaggio dal mercato AIM di Borsa Italiana al segmento Star.
Infine, il gruppo “confida di chiudere il 2019 con almeno 20 milioni di ricavi netti provenienti da terzi", che si confrontano con 19 milioni di ricavi da terzi registrati nel 2018", un ebitda positivo di 8 milioni, contro 11,808 milioni del 2018, secondo quanto scrive la stessa società.
A Milano, intanto, dopo mezz’ora di contrattazioni a Piazza Affari il titolo BIO ON (MI:ON) non era stato ancora ammesso a contrattazioni, dopo il -2,44% arrivato alla chiusura di ieri. Il calo teorico è arrivato fino a -40%.
Il prezzo delle azioni della società attiva nel settore delle bioplastiche PHAs e della nuova chimica verde resta a meno della metà (19,20 euro) rispetto alla quota anteriore alla vicenda di Quintessential dello scorso agosto.