Investing.com - Prosegue la bufera su BIO-ON (MI:ON), con i dubbi sull’attività dell’azienda che arrivano anche da altri fronti, mentre il titolo oggi scambia in leggero guadagno (+0,50%) ma ancora a meno della metà dai livelli di inizio crisi.
Secondo un report di Jack Stonehouse, analista della società indipendente The Analyst e consultato da Money.it, Bio-On potrebbe essere “un cinico schema ‘pump and dump’, in quanto “nella migliore delle ipotesi”, la società “sembra avere poche possibilità di successo nella commercializzazione delle proprietà intellettuali legate al PHA data la sua mancanza di scala e il continuo fallimento nella produzione di qualsiasi vero PHA”.
Nel report pubblicato il 27 febbraio 2019, inoltre, l’analista poneva il prezzo obiettivo sul titolo a zero euro.
Secondo quanto scritto da Quintessentian, gli esperti di The Analyst avevano dovuto rinunciare all’ultimo momento ad una visita dell’impianto produttivo di Castel San Pietro Terme.
“Siamo andati a Bologna per visitare Bio-on il 17 gennaio 2019”, racconta Stonehouse. “Sfortunatamente, a causa di una ‘visita importante da parte di un cliente’, non siamo stati in grado di visitare il sito ma siamo stati raggiunti in hotel dal capo delle relazioni con gli investitori”, aggiunge l’esperto.
“Noi volevamo ancora visitare lo stabilimento quindi abbiamo deciso di guidare senza preavviso verso il sito” per poi scoprire che “era chiaro come l’impianto fosse ancora un cantiere, dove difficilmente potevano essere prodotto alcun tipo di PHA”. La visita, inoltre, fu ripetuta il 22 febbraio e gli analisti trovarono una situazione analoga di “impianto incompiuto”.