Investing.com – Secondo il numero uno della Bundesbank , Jens Weidmann, il rialzo dell’Euro registratosi ultimamente sul mercato dei cambi non giustifica alcun tipo di intervento e la BCE dovrà astenersi da qualsivoglia manipolazione dei tassi di cambio .
Una posizione già precedentemente espressa a chiare lettere dall’establishment Tedesco che non ritiene affatto troppo alti, a differenza ad esempio dei Francesi, gli attuali cambi a base euro.
Posizione questa, supportata e condivisa anche dal governatore della BCE Mario Draghi il quale durante l'ultima conferenza stampa ha parlato, riferendosi alla forza della moneta unica, di “segnale di fiducia” dei mercati.
Secondo Weidmann il tasso di cambio è solo uno degli svariati fattori da considerare per l’impatto sul tasso d’inflazione che rimane il vero sorvegliato speciale della Banca Centrale Europea.
L’attuale tasso di cambio viene giudicato da Weidmann adeguato ai fondamentali economici dell’Eurozona e rappresentativo inoltre in modo concreto del ritorno di fiducia degli investitori nei confronti dell’Europa.
Anche il tasso d’interesse attuale viene ritenuto correttamente allineato e allo stato attuale, non appare necessario, a detta di Weidmann, alcun taglio.
Una posizione già precedentemente espressa a chiare lettere dall’establishment Tedesco che non ritiene affatto troppo alti, a differenza ad esempio dei Francesi, gli attuali cambi a base euro.
Posizione questa, supportata e condivisa anche dal governatore della BCE Mario Draghi il quale durante l'ultima conferenza stampa ha parlato, riferendosi alla forza della moneta unica, di “segnale di fiducia” dei mercati.
Secondo Weidmann il tasso di cambio è solo uno degli svariati fattori da considerare per l’impatto sul tasso d’inflazione che rimane il vero sorvegliato speciale della Banca Centrale Europea.
L’attuale tasso di cambio viene giudicato da Weidmann adeguato ai fondamentali economici dell’Eurozona e rappresentativo inoltre in modo concreto del ritorno di fiducia degli investitori nei confronti dell’Europa.
Anche il tasso d’interesse attuale viene ritenuto correttamente allineato e allo stato attuale, non appare necessario, a detta di Weidmann, alcun taglio.