Di Senad Karaahmetovic
Costco (NASDAQ:COST) segna -2% nei premarket malgrado abbia riportato una crescita migliore del previsto di EPS e vendite su base comparabile per il Q3, che hanno fatto salire il titolo ieri sera.
COST ha riportato EPS del Q3 di 3,04 dollari, rispetto ai 2,75 dello stesso periodo di un anno fa, mentre gli analisti si aspettavano 3,02 dollari. I ricavi totali sono stati di 52,60 miliardi di dollari, sopra la stima di 51,5 miliardi. Le vendite nette di 51,61 miliardi di dollari hanno battuto le attese di un dato pari a 50,45 miliardi.
Il totale delle vendite su base comparabile, escluso il carburante, a valuta costante, è aumentato del 10,8% nel periodo, contro il 15,1% di un anno fa ed il 9,37% previsto.
COST ha riportato 984 milioni di dollari di tariffe del programma per i membri, in salita del 9,2% su base annua, battendo le attese di 971,5 milioni di dollari.
L’analista di UBS Michael Lasser ha tagliato il prezzo target a 595,00 dollari ad azione da 625,00 dollari ed ha affermato che i risultati contengono più aspetti “positivi che negativi”.
Lasser si aspetta che COST “conquisti ulteriore partecipazione di mercato” e nota che “il suo indice MFI gli dona un livello di consistenza che la maggior parte dei distributori non può eguagliare”. Per lui, il rapporto rischio/ricompensa resta inclinato al rialzo.
Anche l’analista di Citi Paul Lejuez ha tagliato il price target da 590,00 a 510,00 dollari, e resta Neutral.
“COST è ben posizionato per questo tipo di ambiente con i suoi prezzi allettanti e la forte proposta di valore. Crediamo che i forti risultati continueranno, ma il multiplo sarà insidioso, perché lascia poco margine di errore”, scrive Lejuez in una nota ai clienti.