Investing.com - “Le banche italiane subiscono una maggiore pressione sui rating dal rischio sovrano”. Così avvertono gli esperti dell’agenzia Fitch sui rischi delle scelte economiche attualmente in studio da parte del governo italiano. I pericoli, spiegano dall’agenzia, riguardano “l’erosione di capitale dovuta al calo dei prezzi dei titoli di Stato, i più elevati costi di finanziamento e l’incertezza macro-economica”.
Qualora questo rischio debba permanere con la finanziaria italiana, le agenzie sul rating sovrano che si pronunceranno il 26 ottobre sulla situazione del nostro paese potrebbero tagliare il rating sui nostri conti pubblici.
Come conseguenza, Fitch effettuerà un downgrade su Unicredit (MI:CRDI), Intesa Sanpaolo , Mediobanca (MI:MDBI), Bme e Credem. La decisione è stata già comunicata dall’agenzia nel suo report.
“L’aumento dello spread”, oggi stabilmente sopra i 330 punti, “mette a rischio le banche italiane, che per finanziarsi dovranno spendere di più in quanto la ricapitalizzazione sarà più costosa a causa della svalorizzazione dei titoli di Stato che possiedono”.
L’agenzia aveva già rivisto l’outlook sul rating italiano a “BBB” a negativo nel corso del mese di agosto a seguito della formazione del governo di coalizzazione, in quanto questa scelta potrebbe portare “a un allentamento fiscale”.
Dopo questa decisione, già alcuni istituti bancari erano stati sottoposti ad una revisione al ribasso con l’outlook negativo. Si trattava di Banca Nazionale del Lavoro, Credito Emiliano (MI:EMBI), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Mediobanca, Unicredit, e Unipol (MI:UNPI). “Un downgrade sovrano”, quindi, “porterebbe molto probabilmente al downgrade di queste banche”, spiegano gli analisti di Fitch.
Che questo downgrade possa arrivare sembrerebbe molto probabile, almeno secondo alcuni economisti di Unicredit. “Ci attendiamo che Moody's tagli il rating dell'Italia di un gradino e assegni un outlook stabile”, scrivono Thomas Strobel, Economista, di UniCredit Bank a Monaco e Philip Gisdakis, Co-Head of Strategy Research, sempre di UniCredit Bank a Monaco, nel consueto bollettino "macro & markets weekly" pubblicato oggi.
Probabilmente, la scelta verrà condivisa anche dall’altra agenzia, S&,P che si pronuncerà il 26 ottobre, in quanto potrebbe cambiare “il suo outlook sul rating da stabile a negativo, sebbene vi sia la possiblità di un taglio di un gradino con outlook stabile", concludono gli analisti.