Investing.com – Il costruttore romano Salini, che detiene già oltre il 29% del pacchetto azionario di Impregilo ed è da tempo in competizione per il controllo della Società con la famiglia Gavio che a sua volta ne detiene un ulteriore 29%, lancia una Offerta Pubblica di Acquisto a 4.00 euro per azione , contro una quotazione di borsa di 3.8 euro.
Il titolo è attualmente in rally e quota stamane 4.0280 in guadagno del 4.62%; la sua performance a tre mesi è positiva per oltre il 24%, mentre quella ad un anno registra un incremento di oltre il 43%.
L’offerta che è subordinata al raggiungimento almeno della quota del 50% più una azione ordinaria, comporterebbe un esborso massimo per Salini di circa 1,13 miliardi di euro.
Impregilo ha attualmente una forte liquidità di cassa quantificabile in 925 milioni di euro, derivata dalla cessione della sua quota di partecipazione nella Brasiliana Ecorodovias; proprio a partire da questa cessione ha preso le mosse Salini che punta con questa OPA a integrarsi completamente in Impregilo cedendo nel contempo tutte le altre sue attività non considerate strategiche ed a trasformarsi così in una impresa Italiana a forte vocazione internazionale.
Non perfettamente irreprensibile , secondo i magistrati che stanno indagando, il percorso della scalata di Savini ad Impregilo con “scivoloni” del costruttore romano in particolare sull’acquisizione della presidenza del consiglio d’amministrazione della società da parte di Pietro Salini con l’appoggio del fondo Amber socio al 7.2% e sul conflitto d’interessi relativo ad una gara d’appalto in Romania durante la quale partecipavano contemporaneamente sia Impregilo che Salini come società distinte.
Il prezzo di OPA offerto da Salini, è stato stamane superato in borsa e, pertanto, se la quotazione dovesse continuare a mantenersi sopra il prezzo di 4,0 euro, sono prevedibili ulteriori sviluppi nella battaglia per il controllo della società; è possibile infatti che giunga da parte di Gavio una contro-opa o quantomeno un tentativo di portare al rialzo le quotazioni del titolo a favore di un maggior beneficio economico dei soci uscenti.
Per la cronaca la Salini è supportata finanziariamente nella trattativa da Banca IMI di Intesa Sanpaolo e dalla francese Natixis, mentre Gavio gode l’appoggio di Unicredit e Mediobanca.
Il titolo è attualmente in rally e quota stamane 4.0280 in guadagno del 4.62%; la sua performance a tre mesi è positiva per oltre il 24%, mentre quella ad un anno registra un incremento di oltre il 43%.
L’offerta che è subordinata al raggiungimento almeno della quota del 50% più una azione ordinaria, comporterebbe un esborso massimo per Salini di circa 1,13 miliardi di euro.
Impregilo ha attualmente una forte liquidità di cassa quantificabile in 925 milioni di euro, derivata dalla cessione della sua quota di partecipazione nella Brasiliana Ecorodovias; proprio a partire da questa cessione ha preso le mosse Salini che punta con questa OPA a integrarsi completamente in Impregilo cedendo nel contempo tutte le altre sue attività non considerate strategiche ed a trasformarsi così in una impresa Italiana a forte vocazione internazionale.
Non perfettamente irreprensibile , secondo i magistrati che stanno indagando, il percorso della scalata di Savini ad Impregilo con “scivoloni” del costruttore romano in particolare sull’acquisizione della presidenza del consiglio d’amministrazione della società da parte di Pietro Salini con l’appoggio del fondo Amber socio al 7.2% e sul conflitto d’interessi relativo ad una gara d’appalto in Romania durante la quale partecipavano contemporaneamente sia Impregilo che Salini come società distinte.
Il prezzo di OPA offerto da Salini, è stato stamane superato in borsa e, pertanto, se la quotazione dovesse continuare a mantenersi sopra il prezzo di 4,0 euro, sono prevedibili ulteriori sviluppi nella battaglia per il controllo della società; è possibile infatti che giunga da parte di Gavio una contro-opa o quantomeno un tentativo di portare al rialzo le quotazioni del titolo a favore di un maggior beneficio economico dei soci uscenti.
Per la cronaca la Salini è supportata finanziariamente nella trattativa da Banca IMI di Intesa Sanpaolo e dalla francese Natixis, mentre Gavio gode l’appoggio di Unicredit e Mediobanca.