Giovedì CFRA ha mantenuto il rating Hold su National Grid (NYSE:NGG), ma ha aumentato l'obiettivo di prezzo da 60 a 70 dollari. L'adeguamento riflette una revisione del prezzo obiettivo a 12 mesi basata su un rapporto prezzo/utile (P/E) a 15,7x, in linea con la media del P/E a cinque anni della società.
Nonostante l'aumento del target di prezzo, CFRA ha corretto le stime di utile per azione (EPS) per l'esercizio 2024 a 3,50 sterline da 3,75 sterline e per l'esercizio 2025 a 3,65 sterline da 3,80 sterline.
National Grid ha recentemente pubblicato il rapporto Beyond 2030, che sottolinea l'urgenza di potenziare la rete elettrica del Regno Unito per far fronte alla crescente domanda di energie rinnovabili. In risposta a questa esigenza, National Grid ha annunciato un sostanzioso piano di investimenti per un totale di 58 miliardi di sterline. Il piano prevede l'espansione della rete elettrica offshore e la costruzione di una nuova spina dorsale elettrica che correrà da nord a sud, consentendo il trasferimento dell'elettricità prodotta in Scozia al nord dell'Inghilterra.
Oltre agli investimenti nel Regno Unito, National Grid investirà oltre 4 miliardi di dollari per migliorare le infrastrutture della rete elettrica nell'Upstate di New York. Questi investimenti sono considerati coerenti con l'idea che l'infrastruttura elettrica sia fondamentale per il raggiungimento delle emissioni nette zero.
Il modello di business di National Grid, che è altamente regolamentato e offre protezione contro il rischio di prezzo e di volume, dovrebbe rafforzare il suo profilo difensivo sul mercato.
Il mantenimento del rating Hold da parte di CFRA indica una posizione neutrale sul titolo, suggerendo che, sebbene vi siano aspetti positivi nella strategia di investimento e nel modello di business di National Grid, gli investitori potrebbero voler rimanere cauti.
L'analisi della società sottolinea come le iniziative dell'azienda siano ben allineate con gli obiettivi ambientali più ampi, offrendo potenzialmente stabilità in un mercato che si concentra sempre più sullo sviluppo di infrastrutture sostenibili e resilienti.
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