Di Alessandro Albano
Investing.com - Nonostante i ripensamenti di Downing Street sui piani fiscali, gli investitori non sembrano del tutto convinti che l'economia britannica possa passare tranquillamente l'attuale contesto macroeconomico sotto il nuovo governo di Liz Truss.
Al momento, i Gilt a 10 anni rende il 4,65% con un rialzo giornaliero del 4,8% a seguito dell'intervento della premier alla Camera dei Comuni, dove ha annunciato che potrebbero esserci "momenti difficili per la spesa pubblica" nonostante aver dichiarato sin dal suo insediamento che il nuovo esecutivo non taglierà gli investimenti.
Incertezza che va a sommarsi a quanto sta accadendo a Threadneedle Street, dove il governatore Andrew Bailey sta cercando di tenere insieme il mondo del credito afflitto dai forti aumenti del costo del debito e dal ricalcolo dei prestiti.
Per questo, secondo il Financial Times, la BoE potrebbe estendere le misure di emergenza per l'acquisto di obbligazioni oltre venerdì al fine di garantire una continua stabilità del mercato, sollevando il cambio GBP/USD negli scambi odierni. Anche qui un cambio di rotta, visto che all'inizio di questa settimana, Bailey ha avvertito i fondi pensione di avere a disposizione "solo tre giorni per risolvere i problemi di liquidità".
"La speranza della banca centrale è che le misure di emergenza abbiano permesso ai fondi pensione di ricalibrarsi e affrontare la vulnerabilità del mercato obbligazionario, ma se questo non si rivelasse vero sarebbe ridicolo togliere il tappeto da sotto i piedi piuttosto che estendere le misure fino alla fine del mese, quando avremo il bilancio del governo", ha scritto in una nota Craig Erlam, senior analyst di Oanda.
Il Cancelliere dello Scacchiere, o ministro delle finanze, Kwast Kwarteng ha anticipato di tre settimane la presentazione del piano di bilancio al Parlamento per cercare di calmare la tensione sui mercati finanziati, una decisione applaudita anche dal Fondo Monetario Internazionale che però ha bacchettato il governo per non seguire la direzione della politica monetaria della banca centrale.
"Questo dimostra quanto sia importante il bilancio tra tre settimane e quanto possa essere dannoso un altro passo falso. Per ora la BoE può far guadagnare tempo al governo, ma non è una soluzione permanente", ha affermato l'analista del broker londinese.
Intanto, questa mattina sono arrivate notizie negative per quanto riguarda la crescita del Paese, poche ore dopo che il FMI ha scritto nel suo Outlook semestrale che il Paese crescerà solo dello 0,3% nel 2023 e il picco dell'inflazione che "deve ancora arrivare".
Con un calo della produzione del settore manifatturiero e delle costruzioni, e un forte indebolimento di sanità e tempo libero, Nel complesso, il prodotto interno lordo è sceso dello 0,3% rispetto a luglio e lo stesso calo è stato registrato su base trimestrale, ha fatto sapere l'Office for National Statistics.
"I dati sul PIL di agosto sono piuttosto sconfortanti, e suggeriscono che il Regno Unito potrebbe già essere in recessione. La maggior parte delle persone è già d'accordo sul fatto che il Paese lo sia già, ma stiamo solo aspettando che i dati lo confermino tecnicamente", ha detto Erlam.
"I numeri non sono stati buoni - ha spiegato - con un crollo dell'1,6% nel settore manifatturiero e un calo dell'1,8% nella produzione. Nel frattempo, i servizi rivolti ai consumatori hanno subito un brusco calo dell'1,8%, mentre i servizi in generale sono scesi dello 0,1%".
"Nel complesso, i numeri sono piuttosto negativi e non vedo grandi margini di miglioramento nel prossimo futuro, soprattutto per quanto riguarda i consumatori. Forse la reazione minore è dovuta al fatto che la maggior parte dei consumatori ritiene che l'economia sia già in recessione e i dati lo confermano, nonostante siano inferiori alle aspettative degli analisti", ha concluso l'analista.