Sibanye-Stillwater, che sta attraversando un anno finanziario difficile a causa del calo dei prezzi dei MGP e dei problemi di performance delle sue attività nordamericane, ha annunciato un accordo salariale di cinque anni con i sindacati AMCU e NUM presso le sue attività di Kroondal. L'accordo, annunciato dall'amministratore delegato Neal Froneman, garantisce un aumento annuale del 6% a minatori, artigiani e funzionari.
Questo accordo segue accordi simili a Rustenburg e Marikana nel 2022, contribuendo a un aumento medio stimato del costo totale dei salari di circa il 6,4% all'anno nel periodo. Nonostante le precedenti controversie tra AMCU e NUM nella miniera di East Modder, la trattativa si è conclusa senza problemi.
Se da un lato l'accordo salariale offre una certa stabilità ai dipendenti della Sibanye-Stillwater, dall'altro l'azienda ha annunciato la chiusura di due pozzi che interessano 4.095 posti di lavoro e la ristrutturazione del pozzo Kloof 4 che mette a rischio quasi 3.000 posti di lavoro. Queste mosse si inseriscono in un periodo di turbolenza per l'azienda, tra il calo dei prezzi dei MGP e la messa a rischio dei posti di lavoro a causa della ristrutturazione.
Froneman ha espresso soddisfazione per l'accordo amichevole che assicura la stabilità salariale dell'azienda in questi tempi difficili. Contemporaneamente, De Beers ha raggiunto un accordo salariale con il NUM per i dipendenti della miniera di Venetia e di Sightholder Sales South Africa, offrendo un aumento salariale del 7% nel 2023 e aumenti annuali del 6% in seguito.
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