MONTREAL - Theratechnologies Inc. (TSX: TH) (NASDAQ: THTX), un'azienda biofarmaceutica, ha condiviso i risultati di uno studio peer-reviewed pubblicato su Frontiers in Immunology che offre nuovi spunti sul meccanismo d'azione del suo trattamento antitumorale sperimentale, il sudocetaxel zendusortide. Lo studio evidenzia il potenziale del composto di potenziare i meccanismi di difesa immunitaria e migliorare l'uccisione delle cellule tumorali in combinazione con l'immunoterapia in un modello preclinico di cancro al seno triplo negativo.
La ricerca indica che il sudocetaxel zendusortide, noto anche come TH1902, può attivare la via cGAS/STING, fondamentale per l'immunità antitumorale dell'organismo. I risultati dello studio mostrano che il farmaco non solo ha inibito la crescita del tumore, ma ha anche aumentato l'infiltrazione delle cellule immunitarie rispetto al docetaxel, un agente chemioterapico standard.
Christian Marsolais, Ph.D., Senior Vice President e Chief Medical Officer di Theratechnologies, e coautore dello studio, ha dichiarato che i risultati supportano il potenziale della combinazione di sudocetaxel zendusortide con la terapia con inibitori del checkpoint anti-PD-L1 per ottenere risultati clinici migliori per i pazienti affetti da vari tipi di cancro.
Il Prof. Borhane Annabi dell'Université du Québec à Montréal, anch'egli coautore, ha osservato l'aumento dell'infiltrazione di leucociti nei tumori trattati, sottolineando l'importanza di esplorare ulteriormente questa terapia combinata.
Sudocetaxel zendusortide è un coniugato peptidico-farmaceutico, primo nel suo genere, che ha come bersaglio il recettore della sortilina (SORT1), facilitando l'erogazione del carico citotossico direttamente nelle cellule tumorali. Il composto ha ricevuto la designazione Fast Track dalla FDA per il trattamento di tutti i tumori solidi avanzati ricorrenti positivi alla sortilina ed è attualmente in fase di sperimentazione clinica di Fase 1 per il carcinoma ovarico avanzato.
Il recettore SORT1 è associato a una malattia aggressiva e a una prognosi sfavorevole ed è espresso in una percentuale significativa di vari tipi di tumore, tra cui quelli dell'endometrio, dell'ovaio, del colon-retto e del pancreas.
Le informazioni contenute in questo articolo si basano su un comunicato stampa di Theratechnologies Inc. e non includono alcun contenuto speculativo o promozionale. I risultati dello studio rappresentano un passo importante nella ricerca sul cancro, in particolare per lo sviluppo di nuovi trattamenti mirati ai tumori freddi, che sono meno reattivi alle attuali immunoterapie.
Approfondimenti di InvestingPro
Mentre Theratechnologies Inc. (NASDAQ: THTX) continua a fare passi da gigante nella ricerca sul trattamento del cancro, le metriche finanziarie e il sentiment di mercato che circondano la società forniscono una prospettiva più ampia sul suo potenziale. Con una capitalizzazione di mercato di 81,31 milioni di dollari, l'azienda è un attore minore nel settore biofarmaceutico, il che può influire sulla sua capacità di finanziare la ricerca e lo sviluppo rispetto ai concorrenti più grandi.
Un parametro importante da considerare per Theratechnologies è il rapporto prezzo/utile (P/E), che attualmente è pari a -1,41. Questo rapporto P/E negativo indica che l'azienda è in grado di finanziare la ricerca e lo sviluppo rispetto ai concorrenti più grandi. Questo rapporto P/E negativo indica che la società non è redditizia negli ultimi dodici mesi fino al terzo trimestre del 2023. Ciò è in linea con i suggerimenti di InvestingPro che evidenziano la mancanza di redditività dell'azienda nello stesso periodo e le aspettative degli analisti secondo cui l'azienda non sarà redditizia quest'anno. Il rapporto P/E negativo è ulteriormente enfatizzato da un rapporto P/E rettificato di -3,95, che tiene conto delle voci straordinarie.
Nonostante le sfide che si riflettono in queste metriche finanziarie, il titolo della società ha registrato un forte rendimento negli ultimi tre mesi, con un rendimento totale del 21,32%. Ciò suggerisce che gli investitori potrebbero vedere un potenziale negli sviluppi della ricerca dell'azienda, come i promettenti risultati dello studio sul sudocetaxel zendusortide. Inoltre, negli ultimi sei mesi il titolo ha registrato un'impennata dei prezzi, con un rendimento del 51,38%, il che potrebbe indicare una crescente fiducia da parte degli investitori.
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