Dopo settimane di incertezza, improvvisamente sembra esserci trazione in due principali fattori macro, o almeno questo è ciò che suggerirebbe la reazione del mercato. Dopo la scadenza di 48 ore “autoimposta” da Nancy Pelosi (non proprio una scadenza, visto come stanno andando le cose), i Democratici e la Casa Bianca sono apparentemente vicini a un accordo sul pacchetto di stimolo fiscale. La Casa Bianca è apparentemente disposta a offrire $ 1,9 trilioni, ovvero una cifra che si avvicina ai $ 2,2 trilioni dei Democratici.
I colloqui comunque continuano e non è ancora sicuro che si riesca a firmare qualcosa prima delle elezioni. Logisticamente, infatti, sembra sempre più improbabile ma non importa, il mercato potrebbe festeggiare anticipatamente l'eventuale accordo. Il dollaro, considerato come ben sappiamo valuta rifugio, è stato sottoposto a significative pressioni di vendita.
Dall'altra parte dell'Atlantico, il Regno Unito e l'UE hanno apparentemente fatto abbastanza progressi verso l'accordo commerciale post-Brexit. I colloqui si intensificheranno e si svolgeranno pressoché giornalmente affinché si possa potenzialmente concludere un accordo entro metà novembre. La sterlina ovviamente ha acquistato valore e se non dovessero intervenire nuovi ostacoli è probabile che il movimento rialzista possa proseguire.
Al di là delle questioni sinora discusse, sicuramente stringenti, restano tuttavia vari elementi d'incertezza e lo si percepisce dall'andamento di Wall Street che anche ieri ha chiuso al ribasso. Anche il petrolio ha registrato pressioni di vendita e se ci pensiamo bene è una significativa disconnessione rispetto a quanto abbiamo osservato negli ultimi mesi. Ora occorrerà guardare ai rendimenti obbligazionari, se inizieranno nuovamente a indebolirsi oppure se continueranno a salire.
Per quanto riguarda il calendario economico oggi avremo le consuete richieste settimanali di disoccupazione USA delle ore 14:30 per le quali si prevede un aumento di 860.000 unità (in calo rispetto alle inaspettate 898.000 della scorsa settimana). Le vendite di case esistenti delle ore 16 dovrebbero aumentare del + 5% a 6,30 milioni nel mese di settembre (dai 6,00 milioni di agosto). La fiducia dei consumatori nell'Eurozona è alle ore 16 e dovrebbe peggiorare a ottobre attestandosi a -15,0 (da -13,9 a settembre).