Oggi la delegazione greca atterra a Francoforte dove il ministro delle finanze Varoufakis incontrerà il presidente della BCE Mario Draghi. Sarà un incontro particolare: se da un lato Draghi può essere considerato uno degli alleati più importanti per la Grecia di Tsipras, dall’altro sarà un giudice inflessibile. Infatti proprio sulla questione greca si gioca gran parte della propria credibilità come banchiere centrale dell’eurozona dopo essersi esposto in prima persona sul tema del Quantitative Easing. Draghi e Varoufakis sono due lati della stessa medaglia tutto sommato: il primo, rigido esponente delle istituzioni, ha fatto carte false per poter iniziare l’era quantitative easing in Europa per promuovere una maggiore integrazione, mentre il secondo, nel chiedere maggiore solidarietà ai partner europei, si profila come alleato, ma al tempo stesso necessario antagonista. E mentre il road show di Atene volge alle tappe finali e decisive, i mercati sperano che venga trovato un accordo il prima possibile. ALcune indiscrezioni pubblicate ieri riportano come, con l’approssimarsi dell’inizio della fase di quantitative easing in Marzo, la BCE possa, per ragioni legate ad un possibile conflitto d’interesse, svincolarsi dall’odiata Troika; e sempre secondo indiscrezioni il FMI avrebbe intenzione di fare lo stesso. Le implicazioni di tali affermazioni avrebbero un effetto particolarmente importante sulle future negozioazioni con Atene che ieri ha recuperate oltre 11 punti percentuali, anche se oggi apre in ribasso di mezzo punto. La partita è di nuovo aperta: palla al centro.
Market Movers
Alle 10:00 il dato PMI servizi sull’eurozona atteso stabile a 52.3.
Alle 10:30 in Gran Bretagna il dato PMI servizi è atteso a 56.3 in rialzo rispetto al 55.8 del dato precedente.
Alle 11:00 il dato sulle vendite al dettaglio nell’eurozona è atteso a 0.2% rispetto allo 0.6% del mese scorso.
Alle 14:15 negli Stati Uniti il dato ADP sulla variazione del numero di occupati del settore non agricolo atteso a 225 mila unità rispetto alle 241 mila del dato precedente. Alle 16:00 il dato ISM non manifatturiero è atteso a 56.3 rispetto al 56.5 della rilevazione precedente.
Alle 16:00 in Canada il dato Ivey PMI dovrebbe far registrare una frenata a 54.0 rispetto al 55.4 della lettura scorsa.
Alle 18:45 negli Stati Uniti conferenza stampa del membro del FOMC Mester.
Alle 1:30 in Australia il dato mensile sulle vendite al dettaglio è atteso a 0.4% dallo 0.1% della rilevazione precedente.
EURUSD
La moneta unica recupera terreno contro il biglietto verde sui brutti dati usciti nel pomeriggio di ieri. L’attenzione oggi è puntata sui dati statunitensi in uscita nel pomeriggio tra cui ADP sul mercato del lavoro e ISM del comparto non manifatturiero. Nonostante l’apertura delle contrattazioni in Europa ieri sia stata segnata da una forte tendenza a lateralizzare sotto 1.1350, l’esplosione del tardo pomeriggio ha portato EURUSD oltre 1.15, salvo poi stabilizzare il cambio atlantico in area 1.1460. L’instaurazione di un trend rialzista potrebbe proseguire in caso di un rallentamento organico dei fondamentali USA che soffrono dopo il dato sul PIL della scorsa settimana che ha visto un rallentamento rispetto alle attese.
GBPUSD
Forte recupero anche per la sterlina inglese che si riporta durante il pomeriggio di ieri in area 1.5160 dopo i minimi relativi in area 1.50. Favoriscono la risalita sia i dati sul PMI costruzioni usciti migliori delle attese, sia i .brutti dati USA del pomeriggio. Il rientro a cavallo dell’area a 1.5150 proietta nuovamente il cable in quella fascia laterale abbandonata ad inizio di settimana e ripropone il trading range di stabilità che ha contraddistinto questo ultimo periodo. In caso di dati americani peggiori delle attese, il cable potrebbe subire un allungo e muovere l’intervallo di stabilità verso il livello di 1.52.
USDJPY
Come anticipato ieri anche lo yen giapponese sta affrontando una fase di lateralizzazione estrema e di accumulo portandosi gradualmente su livelli via via più bassi portando il trading range più in basso di mezza figura tra 117.0 e 118.0. Sarà importante seguire i dati americani del pomeriggio per stabilire se l’accumulo tra 117.0 e 117.50 farà da trampolino di lancio (o di tuffo) verso un apprezzamento della divisa nipponica che potrebbe proseguire fino a 116.0 in caso di fondamentali peggiori delle attese.