Nel pomeriggio, davanti all’intero Parlamento europeo, il premier italiano Matteo Renzi esporrà il programma del semestre di presidenza italiana. In una situazione così particolare come quella che ci troviamo ad affrontare, con gli strascichi di una crisi che sembrava infinita e la ripresa timida da sostenere e aizzare, il ruolo del primo ministro italiano è quanto mai vitale e cruciale. Nel frattempo il tedesco Schulz di cui Renzi è il primo “azionista” viene eletto presidente del Parlamento di Strasburgo mentre Antonio Tajani primo vicepresidente dell’assemblea che in un’intervista al Sole 24 Ore sottolinea come secondo l’ex commissario per il commercio internazionale, i punti chiave siano promozione del “Made in”, maggiore integrazione per dare una risposta ai gravi problemi migratori e l’adozione di regole più flessibili sui visti. Insomma, inizia oggi un semestre molto intenso con tantissima carne al fuoco in cui l’Italia è di nuovo protagonista e assume un ruolo cruciale e importantissimo: un po’ come nel ’54. Un nuovo inizio per questa unione?
Ovviamente domani c’è Mario Draghi al nostro consueto appuntamento mensile con la BCE da seguire con estrema attenzione.
Market Movers
Alle 10:30 l’indice PMI del settore costruzioni nel Regno Unito dovrebbe mostrare una lieve flessione a 59.5 rispetto al dato precedente a 60.0. Alle 11:00 il PIL trimestrale della zona Euro è atteso stabile allo 0.2% come la lettura annuale dello stesso dato attesa a 0.9%.
Nel pomeriggio alle 14:15 il dato ADP della variazione del numero di occupati del settore non agricolo dovrebbe mostrare un’accelerazione a 200 mila unità rispetto alle 179 mila della rilevazione precedente. Alle 16:00 il dato sugli ordinativi industriali mensile dovrebbe mostrare una contrazione a -0.3% rispetto al dato precedente a 0.7% e alle 17:00 il discorso del governatore della FED Janet Yellen.
Alle 3:00 il discorso del governatore della Reserve Bank of Australia Stevens e alla stessa ora il dato PMI non manifatturiero cinese. A seguire alle 3:30 le vendite al dettaglio australiane attese in recupero a 0.3% rispetto al 0.2% precedente.
EURUSD
Giornata calma quella di ieri dopo l’accelerata di lunedì scorso della moneta unica che ha spinto EURUSD fino quasi a 1.37. Un rallentamento tecnico fino a 1.3660 in vista dell’uscita del dato trimestrale europeo sul PIL e nel pomeriggio dei due appuntamenti cruciali con il dato ADP sulla variazione del numero di occupati del settore non agricolo e della conferenza stampa di Janet Yellen. Dal punto di vista tecnico EURUSD rimane inquadrato in un trend rialzista, che potrebbe tuttavia subire una battuta di arresto dopo gli ampi rialzi di queste settimane per cui il governatore della BCE Mario Draghi ha più volte storto il naso. Inoltre, come di consueto, il clima attendista in vista dell’appuntamento di Luglio con la BCE, seppure atteso intelocutorio, contribuisce a creare un po’ di fiacca sui mercati di luglio che tuttavia saranno da seguire da vicino.
GBPUSD
Se 1.70 sembrava la soglia psicologica, 1.71 rappresenta il trampolino per una sterlina che non accenna a riposarsi e a mostrare i muscoli forte della corazzata Bank of England che non ci pensa proprio a indietreggiare sul percorso intrapreso. Anche nei confronti della moneta unica vengono toccati i nuovi minimi a 0.7970 che sembrano un floor (pavimento) fragile che potrebbe spaccarsi facilmente in favore di nuovi ribassi. Attenzione ai dati nel pomeriggio che coinvolgeranno il cable.