Vi ricordate quelle sonnolente giornate d’agosto: la vostra città vuota, il caldo torrido e le cavallette come unico sottofondo? Ecco, oggi sembra una di quelle giornate anche sui mercati di mezzo mondo dove i movimenti lasciano a desiderare in intensità e l’assenza di dati macro lascia un po’ con le mani in mano i trader. In realtà dopo la BCE e la BOE della settimana scorsa, i mercati si stanno ancora assestando e cercando di capire cosa verrà effettivamente messo in campo tra le misure annunciate da Draghi. L’atteggiamento attendista è quindi più che legittimato in Europa, che attende nuovi movers per levarsi il sombrero dopo la siesta.
Market Movers
Alle 10:30 la produzione manifatturiera in Gran Bretagna è attesa in lieve flessione a 0.4% rispetto al precedente a 0.5, mentre la produzione industriale dovrebbe mostrare un’accelerazione a 0.4% rispetto al -0.1% della rilevazione precedente.
EUR/USD
Neanche da dirlo, l’outlook di medio periodo è a favore di dollaro americano: lo dicono i fondamentali con la disoccupazione che scende nuovamente a 6.3% sull’uscita di non farm payroll non brillantissimi (venerdì). Ma tant’è che ciò è sufficiente per spingere nuovamente il cambio EURUSD ai minimi poco sotto il floor (pavimento) a 1.36. La correzzione di ieri che ha spinto la moneta unica da 1.3650 a 1.3590 è stata più che altro di carattere tecnico: una specie di movimento d’assestamento che sconta il miglioramento delle condizioni dell’economia USA oltre che l’entrata in vigore del nuovo tasso negativo sui depositi. Ad ogni modo, la settimana povera di dati importanti dovrebbe arginare movimenti bruschi e violenti, ma va prestata massima attenzione alla rottura del livello chiave a 1.3550 per il fronte ribassista (più probabile nel medio periodo).
GBP/USD
La sterlina inglese invece tiene meglio contro biglietto verde forte di una situazione macroeconomica decisamente diversa e migliore rispetto a quella europea. I dati di questa mattina, attesi in miglioramento rispetto alle letture precedenti, potrebbero fornire ulteriori spunti per un movimento del cable verso l’alto contro dollaro, ma soprattutto contro la moneta unica con il cross EURBGP che potrebbe inaugurare nuovi minimi. Tecnicamente ci troviamo in un’area di congestione intorno al livello pivot a 1.68 con una trendline tecnica (grafico) che potrebbe sostenere il movimento in caso di effettiva uscita di dati positivi con prossimi livelli a 1.6850.
USD/JPY
Lo yen rimane molto tecnico ritornando sul nostro livello tecnico mobile (grafico) e ritoccando i minimi relativi della settimana in zona 102.20. Il movimento è guidato prevalentemente dalla brutta performance nella sessione di contrattazione asiatica dei mercati azionari nipponici con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che fa registrare un -0.85%. Tuttavia sono in campo molte forze speculative sulla divisa nipponica che potrebbe comunque indebolirsi nelle prossime ore fino a 102.50 sospinta da un biglietto verde che la sta facendo da padrone.