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Analisi FX 11/12/2014: Draghi alla sbarra e mercati volatili

Pubblicato 11.12.2014, 10:10
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


La Grecia continua a spaventare i mercati europei che ieri cedono ancora terreno dopo un inizio di settimana di ribassi complice anche l’attesa per i dati di oggi sulla seconda tranche di TLTRO. È il giorno chiave di dicembre per la Banca Centrale Europea che renderà noti i risultati del programma di stimolo attraverso operazioni di rifinanziamento di lungo periodo, misura annunciata ancora l’estate scorsa e che aveva deluso nella prima tranche di Settembre. E dopo settimane di indecisione tutto il consiglio direttivo sembra ora fare quadrato intorno al presidente Draghi sul tema quantitative easing. Complici i dati sull’inflazione e sulle prospettive che questa si riduca sotto zero se i prezzi del comparto energia rimarranno così bassi (Praet ndr), l’unanimità sulla carta si è tradotta in vero e proprio endorsement anche da parte del predecessore alla guida dell’istituto di Francoforte Trichet. Il programma iperespansivo di acquisto asset vuole riportare il bilancio ai livelli di inizio 2012 (Draghi ndr), che vuol dire tutto e niente visto che in quel periodo di circa tre mesi c’erano circa 1 miliardo di euro di differenza nel bilancio BCE.
Il sunto della storia è che al di là delle prospettive il percorso verso il 22 Gennaio è ancora lungo e pieno di ostacoli, il primo è oggi. Un risultato deludente potrebbe mettere sotto pressione il consiglio direttivo che potrebbe essere accusato di essere il colpevole della poca incisività delle misure messe in atto: un colpo alla credibilità della BCE che rischia di creare una situazione di forte difficoltà anche per il presidente che si è esposto in prima linea.

Market Movers

Alle 8:00 l’inflazione in Germania è attesa stabile allo 0.0% su base mensile, mentre quella francese è attesa in rialzo allo 0.2% dallo 0.0% della rilevazione precedente. Alle 10:00 in eurozona la pubblicazione del report mensile della BCE.
Alle 14:00 conferenza stampa del governatore della Bank of Canada Poloz. Alle 14:30 in Canada l’indice dei prezzi delle nuove case atteso stabile allo 0.1%.
Alle 14:30 negli Stati Uniti il dato sulle vendite al dettaglio atteso a 0.1% rispetto allo 0.3% della lettura precedente per la componente core, mentre il dato aggregato è atteso in rialzo allo 0.4% dallo 0.3% precedente. Il dato sulle nuove richieste di sussidio è atteso a 299 mila unità dalle 297 mila della rilevazione precedente.
Alle 5:30 in Giappone la produzione industriale è attesa a rispetto al dato precedente a 0.2%. Alle 6:30 in Cina la produzione industriale attesa a 7.5% dal 7.7% della lettura scorsa.

EURUSD
20141211 EURUSD
Bollettino mensile BCE e dati sulla seconda tranche di TLTRO domineranno la prima parte della giornata, prima che gli Stati Uniti sfoderino i dati sulle vendite al dettaglio e sul mercato del lavoro. Una guerra senza esclusione di colpi che arriva dopo una settimana di rialzi sulla moneta unica che dai minimi a 1.2350 è risalita nella notte quasi in area 1.25 e scambiando in queste prime ore di contrattazione in Europa a 1.2470. La forte attesa creerà nella mattinata un mercato laterale intorno ad area 1.2450 con la possibilità che notizie incoraggianti da parte della BCE possano spingere il cambio oltre quota 1.25 a rincanalarsi nel canale rialzista di medio periodo (grafico).

GBPUSD
20141211 GBPUSD
Dopo una sessione nottura all’insegna del sell-off sul biglietto verde, la giornata di contrattazioni in Europa parte con il rientro di parte dello spike che ha portato nella notte il cable da 1.57 fino a 1.5750. Nulla di fatto dunque per la sterlina inglese che scambia in queste ore in area 1.5705 in attesa dei dati della BCE dopo che il destino della moneta di Sua Maestà sembra legata a doppia mandata all’euro. Il quadro tecnico è atteso interlocutorio questa mattina dove un mantenimento del rapporto sopra il livello di 1.57 potrebbe aprire le porte ad ulteriori rialzi: attenzione tuttavia ai dati americani del pomeriggio.

USDJPY
20141211 USDJPY
Borse giù, yen su. Un recupero così marcato non è ricercabile solo nella correlazione inversa tra risultati dei mercati azionari con quelli dei mercati valutari. Una settimana praticamente unidirezionale da 121.50 fino in area 117.50 nella notte tra ieri e oggi dove l’indice Nikkei della borsa di Tokyo ha fatto registrare un -0.89%. Nelle prime ore di contrattazione in Europa il rapporto tra biglietto verde e valuta nipponica si è risollevato tornando in area 118.0 in una correzione che sembra concretizzare prese di profitto piuttosto che una vera e propria inversione di tendenza. Le cause di questo rafforzamento vanno ricercate nel graduale schiarimento del quadro politico atteso per le elezioni del 14 Dicembre, il mantenimento sotto livelli a 65 USD/barile del prezzo del greggio e le tensioni politiche interne ed esterne che stanno colpendo gli Stati Uniti e che si traducono in acquisti di yen, tradizionalmente valuta rifugio alternativa al dollaro.

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