La giornata di ieri si è conclusa con una notizia tragica: un aereo malese della Malaysia Airlines partito da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur è stato abbattuto in Ucraina dove i riflettori avevano smesso di far luce sul conflitto anche a causa degli altri teatri di guerra che si erano aperti in queste ultime settimane. L’escalation di violenza sembra ormai a un punto critico con l’abbattimento che arriva un giorno dopo l’imposizione di nuove sanzioni da parte degli USA alla Russia, che nega responsabilità nell’accaduto. Una situazione drammatica che ha fatto crollare gli indici azionari di mezzo mondo con l’indice Nikkei che perde oltre un punto percentuale a -1.01% e il S&P500 che lascia sul terreno lo 1.18%.
Market Movers
In mattinata niente di particolare sul fronte dati macroeconomici che interesseranno il pomeriggio a partire dalle 14:30 con il dato sull’inflazione in Canada attesa in brusca frenata a -0.1% rispetto allo 0.5% della lettura precedente per la componente core, mentre il dato generale dovrebbe mostrare un rallentamento più contenuto a 0.1% rispetto allo 0.5% precedente. Alla stessa ora sempre in Canada le vendite all’ingrosso attese a 0.7% rispetto a 1.2% della lettura precedente. Negli Stati Uniti alle 15:55 l’indice Michigan sulla fiducia dei consumatori atteso in recupero, seppur lieve a 83.0 rispetto a 82.5 del dato precedente.
EUR/USD
La moneta unica rimane laterale sui dati americani salvo scendere sull’ottima performance del Philly FED manifatturiero, ma senza prendere una direzione definita e rimanendo all’interno del range 1.3500 e 1.3550, complice anche l’escalation di tensioni in Ucraina che ha portato ieri all’abbattimento di un aereo civile con a bordo 298 passeggeri. L’attenzione è quindi completamente concentrata sugli avvenimenti di queste ore che determineranno l’andamento del mercato o la sua ulteriore lateralizzazione sul fine di settimana.
GBP/USD
Anche la sterlina inglese subisce la stessa battuta d’arresto probabilmente per le stesse ragioni legate alle tensioni internazionali. 1.71 è il livello chiave su cui sta scambiando il cable in queste ore e l’attesa è per una lateralizzazione sul fine di settimana con la possibilità di una contrazione verso la trendline ribassista (grafico).
USD/JPY
Dopo il crollo di ieri sull’escalation di tensioni in Ucraina che ha portato USDJPY da 101.50 fino sotto 101.10, la giornata si apre con un recupero sopra soglia 101.30. Un indebolimento di yen più tecnico che sostanziale in quanto l’avversione al rischio la sta facendo da padrona in queste ore. Tuttavia sembra più plausibile un atteggiamento interlocutorio in attesa di maggiori informazioni sull’accaduto e sulle possibili evoluzioni della questione ucraina e delle tensioni in medio oriente.