Assorbite FED e BCE i riflettori tornano puntati sull’Europa dove prosegue in Lussemburgo il vertice ECOFIN dove si sta trovando un accordo in queste ore su un passaggio importante ovvero la deroga che l’UE può concedere ai paesi in termini di tempi per l’aggiustamento del bilancio qualora siano presenti segnali concreti di realizzazione di riforme volte alla crescita. Un bel passo in avanti rispetto al patto di stabilità che, i ministri ci tengono a sottolineare, non viene però modificato. Proseguono inoltre sempre in sede europea le negoziazioni per la nomina del presidente della commissione su cui anche la rigida Germania sembra disposta a un compromesso, nello specifico, con l’Inghilterra di Cameron. Rimane da vedere cosa farà Matteo Renzi, il primo ministro italiano che gode del gruppo parlamentare più folto del parlamento europeo.
Market Movers
Giornata abbastanza piatta sul fronte dati macro dove in mattinata verranno rilasciate alcune notizie minori in Europa. Nel pomeriggio alle 14:30 l’inflazione in Canada attesa stabile a 0.2% e le vendite al dettaglio dovrebbero mostrare un avanzamento a 0.4% sia per la componente core (precedente a 0.1%) sia per il dato aggregato (precedente a -0.1%).
EUR/USD
La moneta unica si mantiene tonica contro biglietto verde sia sui dati non proprio brillantissimi di ieri, sia, ovviamente, sull’approccio dovish (accomodante ndr) del governatore della FED Yellen nel suo ultimo statement di politica monetaria. Il mantenimento sopra il livello tecnico a 1.3600 è un fattore importante perchè sancisce l’inversione di tendenza di medio periodo che abbiamo descritto già a inizio settimana inquadrando il movimento all’interno di un canale tecnico rialzista (grafico) che è destinato a prolungarsi sui prossimi giorni. L’assenza di dati di oggi farà il resto creando un movimento di breve interlocutorio sul fine di settimana.
GBP/USD
Anche la sterlina si mantiene tonica bucando violentemente 1.70 e riportandosi in area 1.7050 dove sembra aver trovato una valida resistenza, almeno nel breve periodo. La permanenza in area di ipercomprato rallenta i volumi e spinge gli investitori ad attendere occasioni più convenienti per l’acquisto, che, scontate le dichiarazioni della Bank of England per mezzo del governatore Carney, continua ad essere l’approccio più verosimile tra gli investitori. Di converso nel rapporto con la moneta unica la sterlina continua a guadagnare terreno con EUR/GBP che scende nuovamente sotto 0.80 scambiando in queste ore a 0.7980, non lontano dal minimo di inizio settimana a 0.7960.
USD/JPY
La moneta giapponese invece continua a bivaccare in quel range che avevamo descritto ieri tra 101.50 e 102, senza volerne sapere di muoversi né in una direzione né nell’altra. Il movimento laterale, in una fase di ripresa come quella che sta affrontando il Giappone in questi ultimi mesi è un toccasana perchè garantisce stabilità al cambio e una maggiore sicurezza negli investimenti e soprattutto per le esportazioni che hanno fatto registrare un calo nei dati usciti questa settimana.