Sembra giunta ad una svolta importante la situazione al confine tra Siria e Turchia dopo che con le pressioni di Washington il primo ministro turco Erdogan ha acconsentito l’apertura della frontiera tra i due paesi per il passaggio dei pashmerga curdi in supporto alle milizie che combattono contro lo Stato Islamico per la riconquista della città siriana: una presa di posizione che forse apre ad una possibilie collaborazione della Turchia con la coalizione occidentale.
Sul fronte ucraino non si placano le tensioni geopolitiche nonostante l’intensificazione dei negoziati che sono proseguiti dopo il vertice Europa-Asia di Milano della scorsa settimana. Nuovi scenari sono ora possibili anche a causa di un presidente russo in evidente difficoltà.
In Giappone invece, dopo le dimissioni dei due ministri accusate di aver abusato di rimborsi e carte di credito del ministero, il governo Abe continua il suo lavoro con rinnovata difficoltà a causa degli effetti della riforma fiscale i cui effetti si stanno dimostrando più negativamente marcati delle attese. Gli scandali che hanno travolto l’esecutivo nipponico non renderanno certo il lavoro più facile all’inquilino della Kantei che ora lotta con una possibile crisi di popolarità a poca distanza dalle prossime elezioni.
Market Movers
Alle 16:00 il dato americano sulle vendite di case esistenti atteso a 5.10 milioni di unità di poco superiore al precedente a 5.05 milioni per un incremento del 1.0% dal -1.8% del dato precedente. Da seguire alle 22:30 anche i dati sulle scorte di petrolio, carburanti e distillati (dato elaborato da API).
Nella notte alle 1:50 dati giapponesi sulla bilancia commerciale aggiustata attesa a -910 miliardi poco variata rispetto ai -920 miliardi della rilevazione precedente per un tasso di esportazioni che sale al 6.8% dal -1.3% della lettura precedente e le importazioni che salgono al 3.0% dal -1.5% scorso.
Alle 2:30 in Australia l’indice inflazionistico aggregato trimestrale atteso a 0.4% di poco inferiore al precedente a 0.5%.
EURUSD
L’avevamo già detto nelle edizioni precedenti come le dichiarazioni degli esponenti della FED degli ultimi giorni abbiano profondamente deviato le aspettative dei mercati sul prossimo rialzo dei tassi. E la moneta unica ha subito i primi effetti di un possibile ritardo oltreoceano portantosi a 1.2830 contro biglietto verde e riemergendo dall’area di floor (grafico). L’assenza di dati porterà ad una lateralizzazione poco sopra il margine superiore ed entro il livello chiave a 1.2850 fino al pomeriggio con i dati americani sul comparto immobiliare.
GBPUSD
Continua il recupero della sterlina inglese sull’effetto positivo dei contrasti interni alla FED. Il recupero del cable fino in area 1.6150 dove sta scambiando in queste prime ore di contrattazioni in Europa lascia intendere il rincanalamento all’interno del trend rialzista di medio periodo (grafico) dove ha toccato la parte superiore. L’attesa per i dati del pomeriggio e per la riunione della BOE di domani creerà sicuramente volatilità sul cambio a partire dal pomeriggio di oggi, ma in assenza di una divergenza di politiche sostanziale, l’attesa è per una prosecuzione del trend.
USDJPY
Storna dal recupero in area 107.50 anche il biglietto verde nel suo rapporto con la divisa nipponica riportandosi a 106.50 dopo aver toccato minimi a 106.15 nella notte. Non sembrano pesare eccessivamente le dimissioni delle ministre giapponesi con il cambio che recupera terreno anche a causa della pessima performance dei mercati azionari con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che cede il 2.03%.