Si avvia verso la conclusione una delle fasi storiche più concitate degli ultimi anni che ha visto un terremoto senza pari in Europa e la fase conclusiva di un’epoca negli Stati Uniti. Con l’avvicinarsi di Marzo e l’avvio dell’era quantitative easing in Europa, assume particolare rilevanza l’assestamento della situazione greca: l’esecutivo di Atene, dopo aver presentato il piano di riforme, compito a casa su cui si giocava la sopravvivenza, ha incassato ieri il via libera della Germania dove il parlamento ha votato a favore degli auti al paese mediterraneo. Certo, il ministro delle finanze Schauble, dopo essere stato bistrattato e tirato in ballo in commenti più o meno onorevoli, si è preso la sua piccola rivincita sostenendo che fosse ovvio che il parlamento tedesco avrebbe approvato l’estensione degli aiuti; dopo tutto Atene aveva calato le proverbiali brache su tutti i diktat teutonici.
Oltreoceano, dopo la due giorni che ha tenuto il governatore Yellen sotto scacco del Congresso USA, la FED prepara le contromisure per mantenere la propria indipendenza e lo fa per mezzo di James Bullard, uno tra i sette economisti più influenti del mondo e governatore della FED di Saint Louis, che con la dichiarazione secondo cui il FOMC potrebbe rimuovere la locuzione relativa alla pazienza già dalla prossima riunione di Marzo, fa una mezza concessione al Congresso a guida repubblicana su uno dei punti più importanti toccati martedì. Una concessione estemporanea e del tutto aleatoria vista la posizione della FED di legare le decisioni in tema di politica monetaria ai dati (usciti pessimi ieri in tema di inflazione), ma che sicuramente fa guadagnare tempo all’istituto di Washington.
Market Movers
Alle 14:30 negli Stati Uniti il dato preliminare sul PIL atteso a 2.1% rispetto al 2.6% scorso per la lettura trimestrale. Alle 16:00 le vendite in corso di case sono attese a 2.0% dal -3.7% della rilevazione precedente. Alla stessa ora il dato sulla fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan dovrebbe mostrare un recupero a 94.0 dal 93.6 scorso.
Alle 19:30 il vicepresidente del FOMC Stanley Fischer terrà una conferenza stampa.
EURUSD
Forti ribassi nel pomeriggio di ieri per la moneta unica che ha perso terreno contro biglietto verde riportandosi da 1.1350 fino in area 1.1220 dove scambia in queste prime ore di contrattazioni in Europa. Sul forte movimento a favore di dollaro hanno inciso i nuovi ordinativi industriali migliori delle attese e le parole del memebro del FOMC Bullard che ha sostenuto ieri che già dal prossimo appuntamento di marzo la FED potrebbe rimuovere la locuzione relativa alla pazienza. L’effetto sui mercati è stato particolarmente travolgente, anche se il vero ago della bilancia sarà la conferenza stampa del vicepresidente della FED Fischer oltre ai dati sul PIL statunitense in uscita nel pomeriggio.
GBPUSD
Anche la sterlina inglese ha sofferto dell’apprezzamento del dollaro di ieri portandosi dai massimi relativi a 1.5550 fino in area 1.54 e violando al ribasso il supporto variabile del tren rialzista di medio periodo (grafico). L’assenza di dati macro nel Regno Unito renderà l’inizio di seduta odierna particolarmente laterale in attesa dei dati sul PIL a stelle e strisce e le dichiarazioni del vicepresidente della FED Stanley Fischer.
USDJPY
I brutti dati giapponesi usciti nella notte su inflazione, spesa delle famiglie e vendite al dettaglio non hanno inciso particolarmente sulle quotazioni dello yen che si era già portato verso i massimi di settimana a 118.50 sui dati statunitensi di ieri pomeriggio. L’assenza di un movimento che penalizzasse lo yen è dovuto anche ai buoni dati sulla produzione industriale nipponica che ha sorpreso al rialzo. La configurazione tecnica rimane comunque laterale entro un range leggermente più alto di quello che ha interessato le scorse settimane per effetto delle parole di Bullard. Da seguire con attenzione oggi i dati americani sul PIL e il discorso del vicepresidente FED Fischer.