Settimana lunga in Europa con i mercati che sono rimasti con il fiato sospeso fino a ieri a mezzogiorno con la pubblicazione dei verbali degli stress test e AQR condotti dalla BCE in tutti i maggiori gruppi bancari europei. Sono stati scongiurati i risultati catastrofici anticipati, o meglio, leggendo con attenzione i risultati degli esercizi si evince un sistema bancario europeo stabile e che ha imparato la lezione dal 2013 quando gli stress test avevano evidenziato criticità che sono state in larga parte risolte. Mentre l’Europa si tranquillizza, almeno momentaneamente, è il day-after per le votazioni presidenziali in Brasile dove la presidente uscente Roussef si conferma presidente del paese sudamericano con un margine piuttosto risicato sull’avversario: ma con un 52% a 48%, la presidente che è riuscita a mantenere il tasso di disoccupazione ai livelli minimi anche con una crescita economica marginale, ha già annunciato riforme epocali per il Brasile.
EURUSD
Apertura di settimana ancora sostanzialmente invariata per la moneta unica che sembra risentire positivamente, nelle prime ore di contrattazione di oggi, dei risultati dei test sull’affidabilità del sistema bancario europeo. Dopo aver fatto registrare un recupero da 1.2670 fino oltre 1.2710, il cambio EURUSD è tornato sotto il livello chiave a 1.27 anche sui dati tedeschi sui prezzi alla produzione, confermando tuttavia un trend rialzista di breve periodo. Il cambio sarà sicuramente guidato dalle performance dei mercati azionari del vecchio continente che sicuramente reagiranno alla pubblicazione degli stress test e ai dati su IFO tedesco e vendite di case in corso negli Stati Uniti.
GBPUSD
Apertura in rialzo anche per la sterlina inglese che apre una settimana decisiva in vista soprattutto del FOMC di mercoledì sera che fornirà informazioni sulle prossime mosse di politica monetaria della FED e l’eventuale divergenza da Threadneedle Street. Il cambio sale nella preapertura della sessione europea portandosi oltre 1.6100 e mantenendosi inquadrato all’interno del trend rialzista di breve periodo che ha descritto la risalita dai minimi di due settimane fa.
USDJPY
Ritorna in area 108.0 il rapporto tra dollaro e yen giapponese dopo un’apertura in lieve recupero per la divisa nipponica trascinata anche dal risultato positivo dei mercati azionari asiatici con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che fa registrare un +0.63%. Ma l’attenzione della settimana è tutta dedicata agli appuntamenti con FOMC e inflazione in Giappone con la possibilità di una lateralizzazione a cavallo del livello 108.0 per la giornata di oggi in attesa dei dati americani.